Mastoplastica solo in centri specializzati

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maxresdefaultMastoplastica. L’offerta nel campo della chirurgia plastica è divenuta vastissima e, purtroppo, spesso incontrollata. È necessario affidarsi a professionisti con una formazione certa ed esigere di essere operati esclusivamente in strutture autorizzate che garantiscano un’assistenza di livello: in poche parole, è bene tenersi a debita distanza da ambulatori non a norma che rischiano di diventare pericolose trappole. Un approccio corretto con la chirurgia plastica garantisce anche sulla migliore riuscita qualitativa dell’intervento scelto che resta, comunque, un’operazione chirurgica. In questo articolo, ci occupiamo della chirurgia estetica e ricostruttiva del seno.

Mastopessi (o lifting del seno)

È l’intervento di rimodellamento del seno che consiste nell’asportare la cute in eccesso e nel riposizionare in sede corretta il complesso areola-capezzolo. La caduta (ptosi) del seno può essere una conseguenza dell’allattamento, di notevoli variazioni di peso, della forza di gravità e di naturali processi di invecchiamento. A seconda dell’entità del caso, e della tecnica utilizzata, le cicatrici possono essere di tre tipi: un’unica cicatrice attorno all’areola; una cicatrice attorno all’areola e una verticale, fino al solco mammario; una cicatrice attorno all’areola, una verticale fino al solco mammario e, infine, una che si estende orizzontalmente lungo questo, per una lunghezza variabile. L’intervento può avvenire in anestesia locale, locale con sedazione o generale.

Mastoplastica additiva (aumento del seno)

La mastoplastica additiva è l’intervento che permette di aumentare il volume del seno, sia quando questo non si è mai sviluppato in modo completo, sia quando ha perso tono e volume in seguito a calo di peso o allattamento. La mastoplastica additiva comporta l’impianto di protesi, collocate a seconda dei casi sotto la ghiandola mammaria oppure più in profondità, sotto il muscolo pettorale. In base alla preferenze del chirurgo, e alle caratteristiche della paziente, le protesi possono essere impiantate utilizzando diverse vie d’accesso: tramite un’incisione in corrispondenza dell’areola, a livello del solco mammario o nell’ascella. Le protesi mammarie sono realizzate in materiali diversi (le più usate sono in gel di silicone, ma sono anche disponibili protesi riempite con soluzione fisiologica o idrogel) e possono essere rotonde, cioè con base circolare, oppure anatomiche, cioè con forma a goccia. L’intervento può avvenire in anestesia locale, locale con sedazione o generale.

Mastoplastica riduttiva (riduzione del seno)

Lo scopo della mastoplastica riduttiva è quello di contenere la dimensione di mammelle eccessivamente sviluppate e cadenti. La mastoplastica riduttiva necessita l’asportazione dell’esubero di derma, ghiandola, e tessuto adiposo spostando contemporaneamente, il complesso areola-capezzolo più in alto. Grazie all’intervento, il seno acquista un aspetto più rotondo e gradevole. Si può approfittare della mastoplastica riduttiva per correggere eventuali differenze di volume tra le mammelle e per ridurre il diametro delle areole, se eccessivo. L’intervento comporta cicatrici diverse a seconda dell’entità del caso. Quando la riduzione è modesta la cicatrice può essere una sola, attorno all’areola. Nei casi più accentuati, a questa cicatrice circolare se ne affianca una verticale, fino al solco mammario. Infine, quando la riduzione è ancor più evidente a queste cicatrici se ne associa una terza, posizionata nel solco mammario. Solitamente la mastoplastica riduttiva avviene in anestesia generale.

Dermopigmentazione dell’areola mammaria

Uno degli aspetti in cui la Dermopigmentazione paramedicale ha raggiunto dei risultati ottimi, è nella ricostruttiva applicata sulla areola mammaria. Oggi rappresenta una soluzione estetica, ma soprattutto psicologica per tutte le donne che hanno dovuto affrontare un intervento di mastectomia (asportazione della mammella). La dermopigmentazione permette, infatti, la ricostruzione parziale o totale della areola. Le tecniche innovative utilizzate consentono un effetto visivo tridimensionale che rende il lavoro davvero naturale. Il trattamento prevede la ricostruzione dell’areola mancante, la dermopigmentazione della circonferenza della nuova areola e successiva pigmentazione dell’intera superficie compresa entro la circonferenza. La dermopigmentazione dell’areola mammaria può essere effettuata anche in casi di asimmetria delle areole tra di loro, ingrandendo o rimpicciolendo l’areola stessa; e, nei casi in cui l’areola abbia subìto un’alterazione o perdita di colore. I pigmenti utilizzati sono preferibilmente bioriassorbibili, poiché la cute è soggetta nel tempo ad alterazioni di volume e di colore. La durata del trattamento dipende dall’età del soggetto, dallo stile di vita e naturalmente dalla tipologia dell’inestetismo.

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