Eurozona in briciole. La Germania vuole uscire entro il 2017. E’ Capolinea Italia

Eurozona in briciole. All’overture nella recente riunione dei vertici Ue, a Malta, la Cancelliera ha posto già le mani avanti, introducendo il discorso di una moneta a diverse velocità, ma la sostanza è ben altra. La Germania, infatti, avrebbe già deciso di uscire dall’Euro entro l’anno, prima che l’Europa si sbricioli e sia banchetto per gli squali della finanza internazionale. Facile portare a compimento questa  operazione, la Germania, infatti, in quanto creditrice di oltre 750 miliardi verso la BCE, non sborserà nemmeno un centesimo, anzi passerà all’incasso. L’Italia, invece, non è voluta uscire nel 2013, quando ancora avrebbe avuto il cospicuo vantaggio di oltre 200 miliardi, oggi, per staccare la spina dovrebbe sostenere un esborso capestro di oltre 350 miliardi alla Bce. Una manovra a tenaglia, costruita minuziosamente a tavolino nel tempo  dalla Germania, assieme ai nostri politicanti da circo burattini e collusi. E’ bene ricordare che nel 2013, non a caso, alla guida del governo italiano, fu imposto il bocconiano Monti, a braccetto con la finanza dei poteri forti. Altro che uscire dall’Euro. Ed allora giù mazzate sulle teste degli italiani. E chi se ne frega. Poi fu paracadutato Matteo Renzi, a finire di indebolire il sistema bancario, affinché venisse a mancare l’ossigeno per crescere alle aziende, oltre ai paletti imposti da Bruxelles di non poter sforare la percentuale prevista del 3% sul Pil. Italia sul binario morto. Il debito pubblico di molti paesi ha sempre attirato gli occhi del mondo della finanza (e non solo) e, in questo periodo stanno per tornare di nuovo sulla Grecia. Lo stesso Varufakis, ricordiamolo, appena messosi contro la Troika fu defenestrato. A livello globale, però, lo stato che ha il debito più alto di tutti è il Giappone equivalente al 243,2 % del suo prodotto interno lordo, ma che lo gestisce tutto all’interno, tantè che la banca centrale applica un tasso di interesse negativo. Solo al secondo posto di questa classifica troviamo la Grecia che, con i suoi 320 miliardi di Euro ( rispetto ai 10.000 miliardi del Sol Levante) ha accumulato un debito pubblico pari al 173,8 % del PIL, cifra che molti considerano come impossibile da restituire per intero, soprattutto a causa dei requisiti imposti dalla politica di austerità. Fra i paesi con il più alto debito pubblico ci sono il Libano, che ha visto aumentare la cifra fino al 139,7 % a causa, soprattutto, della guerra in Siria. Per scendere al quarto posto invece dobbiamo andare oltreoceano, dove la Giamaica compare come il paese più indebitato del continente americano, visto che è arrivato ad accumulare il 138,9 % del PIL. Per concludere poi la carrellata dei 5 paesi più indebitati al mondo, siamo costretti a tornare nel vecchio continente e in particolare in Italia, paese con il secondo debito pubblico più alto fra i paesi di tutta Europa, pari al 132,5 % del suo prodotto interno lordo. A questo punto viene quindi da chiedersi com’è la situazione nel resto d’Europa e, la risposta purtroppo non è per nulla incoraggiante visto che sia il Portogallo che l’Irlanda hanno un debito poco inferiore al nostro. Per la precisione parliamo rispettivamente di 128,8 % e 122,8 %, anche se alcuni economisti sostengono che quest’ultima sia sulla strada giusta per rafforzare la propria economia. Gli Stati Uniti invece, hanno accumulato un debito pubblico di oltre 18.000 miliardi, pari al 104,5 % del loro PIL.

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