CDP, la sconosciuta ai più, non garantisce i buoni fruttiferi postali
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) è quasi sconosciuta alla maggior parte del pubblico, anche se ha un ruolo rilevante nel settore degli investimenti, sia pubblici che privati. Ma la cosa principale che molti non sanno è che la CDP, mentre garantisce i depositi postali, non garantisce, invece, i buoni fruttiferi postali. CDP è una rilevante istituzione finanziaria italiana. È una società per azioni controllata per circa l’83% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e per il 17% circa da diverse fondazioni bancarie.
La CDP opera all’interno del sistema economico italiano essenzialmente come una banca di stato, con un’operatività in parte simile ormai a quella di una banca d’affari, avendo fra le sue diverse attività principali anche la partecipazione nel capitale di rischio delle medie e grandi imprese nazionali, quotate e non, profittevoli e ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese.
La principale fonte di raccolta delle risorse finanziarie è costituita da tutto il risparmio postale italiano che CDP gestisce dal 1875. A quest’ultimo, pari a circa 250 miliardi di euro, si aggiunge la raccolta obbligazionaria effettuata sui mercati, sia presso investitori istituzionali che al dettaglio. Il principale impiego delle risorse finanziarie è rappresentato dai prestiti verso lo Stato e le amministrazioni locali, dall’investimento nel capitale di rischio di imprese italiane che operano anche all’estero e dalla partecipazione in progetti immobiliari, infrastrutturali e finanziari ritenuti strategici per lo sviluppo dell’economia nazionale.
Cdp nel perseguire i suoi compiti collabora con le principali istituzioni economiche e finanziarie che operano a livello internazionale e si coordina con gli enti che svolgono un ruolo analogo in altri paesi europei (come la tedesca KfW e la Caisse des dèpôts et consignations francese).
Sulla base del valore totale delle attività, pari a 410 miliardi di euro nel bilancio consolidato del 2016, CDP rappresenta oggi la terza istituzione bancaria italiana più grande dopo Unicredit e Intesa.
Storia
L’ente venne creato nel Regno di Sardegna con la legge 18 novembre 1850 n. 1097, col nome di Cassa Piemontese, con la principale finalità di mobilizzazione di capitali, pervenuti allo Stato attraverso canali di raccolta del risparmio privato, per opere di pubblica utilità. Un’attività sostanzialmente uguale a quella che ha sempre avuto, ossia provvedere al finanziamento dell’attività degli Enti pubblici, venne avviata con un Regio decreto del 1857.[ Dopo l’Unità d’Italia, nel 1863 iniziò ad incorporare le analoghe Casse presenti negli altri Stati progressivamente confluiti nel Regno d’Italia e segue, con la propria sede, gli spostamenti della capitale italiana, prima a Firenze e poi a Roma. L’attività progressivamente si espanse, con la comparsa di nuovi strumenti di raccolta del risparmio, i cui proventi vennero utilizzati per gli scopi istituzionali della CDP, per esempio la realizzazione della linea ferroviaria diretta Roma Napoli.
Nel 1875 il ministro delle finanze Quintino Sella creò le casse di risparmio postali, che utilizzavano la rete degli uffici postali per raccogliere il risparmio degli stati sociali meno agiati, che non avevano accesso alle banche, soprattutto nelle campagne: i depositi avvenivano mediante libretti di risparmio postale. Nel 1896 iniziò l’emissione delle cosiddette Cartelle postali, forma di Titoli di debito pubblico destinata al consolidamento del deficit degli Enti pubblici locali e due anni dopo la Cassa viene trasformata in Direzione generale del Ministero del Tesoro.
Nel 1924 vennero emessi per la prima volta i buoni fruttiferi postali, titoli a rendimento fisso e garantito, di piccolo taglio, tali da raccogliere anche investimenti minimi; l’emissione ebbe un tale successo che, per un certo periodo, viene addirittura sospesa l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro. L’anno successivo furono emessi Buoni Fruttiferi Postali anche in dollari e sterline, soprattutto ad uso degli emigranti. Su iniziativa di Francesco Saverio Nitti nel 1919 fu fondato il Crediop, di cui la CDP deteneva la maggiore partecipazione. Analogamente nel 1924 la Cassa partecipò alla costituzione dell’ICIPU.Con il tempo cambia anche la forma giuridica della Cassa Depositi e Prestiti che, nata come detto in forma di banca, sia pure sotto l’egida dello Stato, si trasforma prima in una direzione generale del Ministero del Tesoro (1898), per divenire poi pienamente autonoma con la promulgazione della legge 13 maggio 1983 n. 197, ed avere quindi il riconoscimento di una propria personalità giuridica, distinta da quella dello Stato, con la legge 19 marzo 1993 n. 68.
Il decreto legge 30 settembre 2003 n. 269 la trasformò in società per azioni subentrando nei diritti e negli obblighi dell’ente la norma inoltre stabilì che con decreto ministeriale venissero disciplinate le funzioni e le attività della nuova società. La disciplina venne poi emanata con Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 5 dicembre 2003.
La trasformazione ne rese la struttura ancora più autonoma, svincolandola almeno in parte dai legami connessi alla precedente forma di ente pubblico Ciò consentì l’entrata nell’azionariato di 65 fondazioni bancarie alle quali vennero assegnate delle azioni privilegiate pari al 30% del capitale sociale.
Con il 1º gennaio 2006 cambia ancora la struttura operativa, in quanto Cassa Depositi e Prestiti ha effettuato l’incorporazionedella società Infrastrutture S.p.A., che era stata costituita dalla stessa CDP nel 2002 allo scopo di finanziare, sotto diverse forme, la realizzazione di infrastrutture e di grandi opere pubbliche.
L’ambito di operatività comprende oggi settori diversi: dalla grande industria alla cooperazione internazionale, dallo sviluppo della piccola e media impresa al supporto della loro crescita dimensionale e dell’internazionalizzazione, dal sostegno agli enti pubblici alla gestione del patrimonio immobiliare, dal rilancio delle infrastrutture materiali e immateriali all’agevolazione dell’efficienza energetica e del trasferimento tecnologico.
Caratteristiche principali del Gruppo[
Il Gruppo CDP ha fra le sue attività principali i prestiti verso gli enti locali e le imprese, la partecipazione nel capitale sociale delle medie e grandi imprese nazionali profittevoli e ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese, il finanziamento di progetti industriali e finanziari ritenuti rilevanti per la crescita del sistema economico italiano
La principale fonte di raccolta delle risorse finanziarie è costituita da tutto il risparmio postale italiano che CDP gestisce dal 1875. A quest’ultimo, pari a circa 250 miliardi di euro, si aggiunge la raccolta obbligazionaria effettuata sui mercati, sia presso investitori istituzionali che al dettaglio.
Il principale impiego delle risorse finanziarie è rappresentato dai prestiti verso lo Stato e le amministrazioni locali, dall’investimento nel capitale di rischio di imprese italiane che operano anche all’estero e dalla partecipazione in progetti immobiliari, infrastrutturali e finanziari ritenuti strategici per lo sviluppo dell’economia nazionale.
La missione principale dell’ente, riconosciuto dal 2015 come Istituto Nazionale di Promozione, è promuovere lo sviluppo del sistema economico e industriale dell’Italia, mantenendo un ruolo attivo sullo scenario globale.
Sulla base del valore totale delle attività, pari a oltre 410 miliardi di euro nel bilancio consolidato del 2016, CDP rappresenta oggi la terza banca italiana
L’attività della società si articola in due distinti rami di azienda:
- “gestione ordinaria”, si occupa del finanziamento di opere, di impianti, di reti e di dotazioni destinati alla fornitura di servizi pubblici e alle bonifiche. Per far fronte a questa attività la Cassa Depositi e Prestiti provvede attraverso l’assunzione di finanziamenti e l’emissione di buoni fruttiferi postali. Contrariamente al risparmio postale, questo tipo di raccolta di fondi non è garantitoda parte dello Stato. L’attività è inoltre sottoposta al controllo di una apposita Commissione parlamentare di vigilanza.
- “gestione separata”, gestisce il finanziamento degli investimenti statali e di altri enti pubblici, quali regioni, altri enti localie comunque strutture afferenti allo Stato, utilizzando quale fonte principale di provvista la raccolta del risparmio postale. Nel dicembre 2003, la Cassa aveva 57 miliardi di euro di crediti verso tali enti, e una raccolta di oltre 200 miliardi di euro nel risparmio postale, in continua crescita. Nel 2008, aveva 99 miliardi di euro disponibili per investimenti strutturali.
Dati economici e finanziari
Al 31 dicembre 2010 la società aveva un capitale investito di circa 249,2 miliardi di euro, con un patrimonio netto di 13,7 miliardi di euro, mentre la raccolta ammontava a 97,7 miliardi in libretti postali e 109,7 miliardi in Buoni fruttiferi postali. L’esercizio è stato chiuso con un utile netto di 2,74 miliardi.
Dal punto di vista consolidato, il capitale investito del gruppo ammontava a 260,9 miliardi, con un patrimonio netto di 13,9 miliardi. L’esercizio è stato chiuso con un utile di 2,9 miliardi. Al 31 dicembre 2010 la società occupava 415 dipendenti
Compagine azionaria
Il capitale sociale è detenuto per l’80,1% dal Ministero dell’economia e delle finanze, per il 18,4% da diverse fondazioni bancarie e per l’1,5% dalla Cassa stessa con azioni proprie.
In dettaglio: a Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, Fondazione Monte dei Paschi di Siena sono state assegnate 5 tranche da 89,84 milioni di euro pari al 2,57%.
Fondazioni bancarie azioniste
Le fondazioni bancarie possiedono azioni privilegiate pari al 18,4% del capitale sociale
Fondazione | Numero di azioni | Quota del capitale |
Fondazione Monte dei Paschi di Siena | 8 984 000 | 2,57 % |
Compagnia di San Paolo | 8 984 000 | 2,57 % |
Fondazione CRT | 8 984 000 | 2,57 % |
Fondazione Cariplo | 8 984 000 | 2,57 % |
Fondazione CR Verona Vicenza Belluno e Ancona | 8 984 000 | 2,57 % |
Ente CR Firenze | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Padova e Rovigo | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Perugia | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Lucca | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione Banco di Sardegna | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Bologna | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Cuneo | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Genova e Imperia | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Parma e Monte di Credito su Pegno di Busseto | 3 600 000 | 1,03 % |
Fondazione CR Venezia | 2 500 000 | 0,71 % |
Fondazione CR Alessandria | 2 500 000 | 0,71 % |
Fondazione Banca del Monte di Lombardia | 2 500 000 | 0,71 % |
Fondazione CR Forli | 2 500 000 | 0,71 % |
Fondazione CR Savona | 1 650 000 | 0,47 % |
Fondazione CR Trieste | 1 500 000 | 0,43 % |
Fondazione di Piacenza e Vigevano | 1 500 000 | 0,43 % |
Fondazione CR Ravenna | 1 000 000 | 0,29 % |
Fondazione CR Udine e Pordenone | 800 000 | 0,23 % |
Fondazione CR Provincia di Macerata | 600 000 | 0,17 % |
Fondazione CR Imola | 500 000 | 0,14 % |
Istituto Banco di Napoli – Fondazione | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Carpi | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Biella | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Gorizia | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Modena | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Pistoia e Pescia | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Reggio Emilia Pietro Manodori | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Provincia dell’Aquila | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Terni e Narni | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Asti | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR della Provincia di Teramo | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Bolzano | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Livorno | 500 000 | 0,14 % |
Fondazione CR Pesaro | 400 000 | 0,11 % |
Fondazione CR Mirandola | 200 000 | 0,06 % |
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna | 200 000 | 0,06 % |
Fondazione CR Vercelli | 200 000 | 0,06 % |
Fondazione CR della Spezia | 200 000 | 0,06 % |
Fondazione CR Provincia di Viterbo | 200 000 | 0,06 % |
Fondazione Banca del Monte di Lucca | 200 000 | 0,06 % |
Fondazione CR Jesi | 150 000 | 0,04 % |
Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci | 150 000 | 0,04 % |
Fondazione CR Calabria e Lucania | 150 000 | 0,04 % |
Fondazione CR Tortona | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Fabriano e Cupramontana | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Orvieto | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Saluzzo | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Savigliano | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Spoleto | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Fossano | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Carrara | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Fano | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Fermo | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione Carife | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Pescara e Loreto Aprutino | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR e Banca del Monte di Lugo | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Rimini | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione CR Cesena | 100 000 | 0,03 % |
Fondazione Banca del Monte e CR Faenza | 50 000 | 0,01 % |
Fondazione CR Bra | 30 000 | 0,01 % |
Partecipazioni ed investimenti
Gruppo | Capogruppo | Società | Quota di controllo | Tipologia | Azionariato | Partecipate |
Gruppo CDP | ||||||
SACE | ||||||
SACE | 100,00% | s.p.a. | CDP (100,00%) | SACE BT (100,00%) SACE Fct (100,00%) Simest (76,00%) |
||
SACE BT | 100,00% | s.p.a. | SACE (100,00%) | SACE SRV (100,00%) | ||
SACE Fct | 100,00% | s.p.a. | SACE (100,00%) | |||
SACE SRV | 100,00% | s.p.a. | SACE BT (100,00%) | |||
Simest | 76,00% | s.p.a. | SACE (76,00%) Altri (24,00%) |
|||
Fintecna | 100,00% | s.p.a. | CDP(100%) | Ligestra (100%) Ligestra Due (100%) Ligestra Tre (100%) Ligestra Quattro (100%) Fincantieri (71,64%) XXI Aprile (100%) |
Cdp Equity (2,9%) | |
Cdp Equity | 97,1% | s.p.a. | CDP(97,1%) Fintecna(2,9%) |
FSI Investimenti (77,1%) Open Fiber (50%) Ansaldo Energia (44,8%) |
Saipem (12,55%) | |
Cdp Reti | ||||||
Cdp Reti | 59,1% | società per azioni | CDP (59,1%) State Grid Corporation of China (35%) Altri (5,9%) |
Snam (28,98%) Italgas (25,08%) Terna (29,85%) |
||
Snam | 28,98% | società per azioni società quotata |
Cdp Reti (28,98%) Cdp Gas (1,12%) Romano Minozzi (4,37%) Investitori istituzionali (56,11%) Investitori retail (8,04%) Azioni proprie (0,85%) Banca d’Italia (0,53%) |
Snam Rete Gas STOGIT Gnl Italia Italgas (13,5%) |
||
Italgas | 25,08 | società per azioni società quotata |
Cdp Reti (25,08%) Cdp Gas (0,97%) Snam (13,5%) Investitori istituzionali (48,95%) Investitori retail (7,19%) Romano Minozzi (3,85%) Banca d’Italia (0,46%) |
Italgas Reti (100%) Napoletanagas (99,69%) ACAM Gas (100%) Toscana Energia (48%) Metano S. Angelo Lodigiano (50%) Umbria Distribuzione Gas (45%) |
||
Terna | 29,85% | società per azioni società quotata |
Cdp Reti (29,85%) Investitori istituzionali (50,6%) Investitori retail (19,5%) |
Terna Rete Italia (100%) Rete (100%) Terna Storage (100%) Terna Crna Gora (100%) Monita Interconnector (95%) Terna Interconnector (65%) Piemonte Savoia (100%) Terna Plus (100%) Coreso (20%) CESI (42,69%) CGES (22,08%) Elmed Ètudes (50%) |
||
Cdp Investimenti Sgr | 70% | società per azioni | CDP(70%) ACRI(15%) ABI(15%) |
FIA FIA2 FIV FIT |
||
Cdp Immobiliare | 100,00% | società per azioni | CDP(100%) | Alfiere (50%) Cinque Cerchi (50%) Manifatture Milano (50%) Manifattura Tabacchi (50%) Pentagramma Piemonte(50%) Residenziale Immobiliare 2004 (75%) |
||
Gruppo Eni | ||||||
Eni | Eni | 25,76% | società per azioni società quotata |
CDP (25,76%) Ministero dell’Economia e delle Finanze (4,34%) Investitori istituzionali (56,26%) Investitori retail (12,72%) Azioni proprie (0,91%) |
Ecofuel (100%) Eni Adfin Eni Corporate University Eni International Resources EniProgetti (100%) EniServizi LNG Shipping (100%) Serfactoring Servizi Fondo Bombole Metano Syndial Versalis Saipem (30,54%) |
|
Gruppo Poste Italiane | ||||||
Poste italiane | Poste italiane | 35,00% | società per azioni società quotata |
CDP (35,00%) Ministero dell’Economia e delle Finanze (29,3%) Investitori istituzionali (21,8%) Investitori individuali (13,9%) |
PosteTutela (100,00%) PosteMobile (100,00%) Postel (100,00%) Poste Tributi (70,00%) PosteCom (100,00%) Poste Vita (100,00%) Banco Posta Fondi (100,00%) SDA Express Courier (100,00%) Consorzio Logistica Pacchi (51%) Mistral Air (100,00%) Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale (100,00%) Europa Gestioni Immobiliari (55%) Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile (51%) ItaliaCamp (20%) ANIMA Holding (10,32%) |
|
Gruppo Fincantieri | ||||||
Fincantieri | Fincantieri | 71,64% | s.p.a. quotata |
Fintecna 71,64% Flottante (28,4%) |
CETENA Delfi Fincantieri Oil&Gas Fincantieri Si Isotta Fraschini Motori Marine Interiors Orizzonte Sistemi Navali Seastema Vard Camper & Nicholsons Fincantieri Marine Group Fincantieri Marine Systems Fincantieri China Etihad Ship Building |
|
Gruppo Saipem | ||||||
Saipem | Saipem | 12,5% | s.p.a. quotata |
Eni (30,54%) Cdp Equity (12,55%) Dodge & Cox (6,43%) People’s Bank of China(2,03%) |
- Cdp Equity
- Cdp Immobiliare
- Cdp Investimenti Sgrp.a. (70%)
- Cdp Retip.a. (59,1%)
- Fintecnap.A. (100%)
- F2I Fondi Italiani per le InfrastruttureSGR S.p.A. (F2i) (15,99%)
- Cdp Equity Spa(80%)
- CDP Immobiliarer.l. (100%)
- CDP InvestimentiSGR S.p.A. (70%)
- CDP Gasr.l. (100%)
- Simestp.A. (76%)
- Europrogetti & Finanzap.A. (31,80%)
- Fondo Italiano d’InvestimentoSGR S.p.A. (12,5%)
- Istituto per il credito sportivo(21,62%)
- Sistema Iniziative Localip.A. (11,9%)
Altri impieghi finanziari[
In fondi di private equity:
- Galaxy S.à.r.l. – Lussemburgo(40,00%)
- Fondo PPP Italia. Un fondo chiuso gestito da Fondaco SGR Spa ed è attivo nel settore del partenariato pubblico privato.
- Fondo Abitare Sociale 1. Un fondo immobiliare etico con un patrimonio di 85 milioni di euro. CDP ha investito nel fondo gestito da CAAM SGR(gruppo Credit Agricole) 20 milioni di euro.