Fallimento Rifle, oltre 70.000 capi di abbigliamento saranno svenduti a 2 euro
L’azienda fiorentina aveva dichiarato il proprio fallimento nello scorso mese di ottobre. Ora sarà possibile acquistare tutta la merce invenduta dei 13 punti vendita italiani a cifre davvero irrisorie
Oltre 70.000 capi di abbigliamento, a marchio Rifle, saranno svenduti a prezzi irrisori ,a seguito del fallimento della nota azienda di Barberino del Mugello.
Per la cifra di 2 o 3 euro a capo sarà possibile portarsi a casa jeans, felpe o camicie griffate Rifle rimaste invendute e che sono state recuperate dai 13 negozi dell’impresa e che saranno ora messi in vendita dall’Istituto Vendite giudiziarie (Isveg).
La svendita, che dovrebbe tenersi nel mese di marzo, potrebbe aver luogo in un outlet temporaneo che sarà allestito proprio nella sede storica dell’azienda in Mugello, mentre una parte della merce è già stata piazzata sul mercato con la vendita online per i grossisti.
Il tutto dovrà ovviamente svolgersi in accordo con le misure anti-assembramento previste dai Dpcm nazionali e ulteriori dettagli saranno comunicati , prossimamente, dalla stessa Isveg .
La storia di Rifle
La Rifle era una delle aziende storiche del comparto abbigliamento italiano, essendo stata una delle prime a produrre jeans nel Belpaese e una delle uniche a riuscire ad esportare i propri prodotti con successo anche negli Stati Uniti d’America.
Nonostante gli importanti investimenti e il subentro di fondi esteri a partire dal 2017, l’azienda non ce l’ha fatta e nell’ottobre dello scorso anno ha annunciato il fallimento.