Addio posto fisso, e privilegi per tutti i dipendenti pubblici dal 2017

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86490_siciliaAddio, da febbraio 2017 gli impiegati pubblici avranno concreta chance di perdere molti dei loro privilegi, fra cui la sicurezza del po­sto di lavoro. Spariscono gli scatti di anzianità. Il mito del posto fisso alle dipendenze dello Stato è oramai un pallido ricordo. Dal prossi­mo febbraio tutti gli impiegati del settore pubblico potrebbero dar commiato al posto sicuro, come prevede il testo unico in materia, collegato alla riforma Madia della Pubblica Amministrazione. In sol­doni, ogni ente pubblico sarà tenuto a comunicare annualmente al Ministero le eccedenze di personale rispetto alle reali esigenze o alla condizione finanziaria. In soldoni, se il bilancio non consentisse di mantenere il personale in eccedenza o poco funzionale, il taglio sarebbe assicurato. La novella normativa si specchia, in parte, in quella vigente nel settore privato. In parte, giacché un’azienda pri­vata sovente ricorre alla riduzione del personale in prima battuta. I dipendenti pubblici, invece, prima di essere lasciati a casa, possono essere spostati immediatamente presso un altro ufficio nel raggio di 50 chilometri di distanza attraverso il meccanismo della mobilità ob­bligatoria. Se ciò non fosse possibile, perché non ci sono dei posti disponibili in altre strutture, vengono messi in “disponibilità” per 2 anni: restano a casa con l’80% dello stipendio ed i relativi contributi previdenziali. I dirigenti che non bloccano le assunzioni o che non notificano l’esubero rischiano un procedimento disciplinare. Questi 2 anni, però, non sono una parentesi nel rapporto di lavoro tra i di­pendenti in eccesso e la Pubblica Amministrazione: servono all’impiegato pubblico ad avere il tempo retribuito a sufficienza per trovare un’altra collocazione, anche in un ufficio pubblico, con sti­pendio più basso o inquadramento minore. Perché comunque, se così non fosse, allo scadere dei due anni il rapporto stesso verrà considerato definitivamente risolto.

Perdita del posto fisso e degli scatti di anzianità non sono le uniche novità del testo unico sulla riforma del pubblico impiego. E’ anche previsto, ad esempio, che gli aspiranti ad un posto come impiegato statale conoscano obbligatoriamente la lingua inglese in fase di col­loquio. Viene velocizzato il procedimento disciplinare e introdotta la visita fiscale automatica per le assenze fatte per malattia al venerdì o nei giorni prefestivi. Ovvero, addio al fine settimana lungo dei fur­betti. Infine, l’indennità di trasferta sarà cancellata ed i buoni pasto saranno uguali per tutti: da febbraio 2017 gli impiegati pubblici man­geranno a spese dello Stato con 7 euro.

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