Dal primo luglio stangata sul prelievo di denaro in banca e dal primo gennaio la soglia scenderà a mille euro
Di Roberto Casalena
Pochi lo sanno ma la” forbice” dello Stato si stà abbattendo pesantemente sui prelievi mensili cash, oltre che sui pagamenti in contanti infatti dal primo di luglio, prelievi e pagamenti non potranno superare la soglia dei duemila euro, mentre dal primo gennaio prossimo si scenderà a quota mille euro.
Il motivo? Tutti devono essere rintracciabili nelle proprie spese, tranne, naturalmente, le varie mafie che hanno altri sistemi per offuscare i loro proventi illeciti. Il provvedimento è destinato a colpire i soliti noti, cioè gli onesti, mentre i disonesti attraverso vari paradisi fiscali troveranno il sistema per poter continuare a spendere al di fuori dei controlli.
Certo è che tutti i liberi professionisti e titolari di partita iva dovranno necessariamente rispettare il tetto salariale esposto per il contante. Certo che il sistema adottato presenta numerose lacune: facciamo un esempio, se viene a casa il medico di base o specialista, o infermiere si deve portare dietro il Pos? E se non lo ha in dotazione sia nello studio dove lavora come si può ipotizzare che se ne porti uno dietro per ogni visita a casa? E allora si pretenderà di essere pagati in contanti, ma se uno ha già speso parte della soglia imposta per il contante tenderà a non pagare cash. Per cui l’altra soluzione che rimane è fare un assegno. Tutto ciò nell’elaborato approvato non viene descritto in modo puntuale. Intanto i senatori, con una delibera cancellavano la normativa inerente l’abolizione dei vitalizi, per riappropriarsene, a partire dalla data in cui fu abolito.
Un bel vedere, non c’è che dire, e il M5s? Alla finestra dei sospiri a rimirar. La riduzione del contante circolante, alla fine, servirà soprattutto ad arricchire le banche che da una parte taglieranno il personale preposto alle casse (entro quest’anno la Bnl già prevede di non avere più cassieri) e dall’altra ricchi introiti con l’uso di bancomat e carte di credito.
Infine c’è da considerare che ancor oggi molti anziani non hanno dimestichezza con il contante digitale, per cui rischiano di non poterne usufruire.
Dulcis in fundo, di fronte ad un negozio che non si è dotato del Pos nei termini previsti dalla legge, cosa si fa? Lo si paga in contanti o non lo si paga affatto? Ed, eventualmente, a chi si deve denunciare l’accaduto?