Banche: boom dei mutui con garanzia statale
Banche: Abi, dal “Fondo garanzia prima casa” è boom mutui con oltre 539 milioni di euro in un anno
Con oltre 539 milioni di euro di nuovi mutui garantiti dal “Fondo di garanzia per la prima casa”, tra febbraio 2015 e febbraio 2016, lo strumento pubblico a vantaggio soprattutto delle giovani coppie registra un vero e proprio boom. Lo comunica l’Abi sottolineando che il Fondo rappresenta un fondamentale esempio di collaborazione tra banche e Istituzioni, a disposizione delle famiglie che aspirano ad acquistare l’abitazione principale. L’obiettivo è, infatti, continuare a favorire l’accesso ai mutui attraverso una dotazione da 550 milioni di euro che potrebbe garantire finanziamenti potenziali per 12-15 miliardi di euro. Il Fondo – prosegue l’Abi – contribuisce all’ulteriore spinta del mercato dei mutui che nel 2015 ha registrato un’impennata del +97% rispetto al 2014, in termini di nuove erogazioni. Per quanto riguarda il suo funzionamento – continua l’Abi – il ”Fondo di garanzia per la casa” controgarantito dallo Stato prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto, o la ristrutturazione per l’accrescimento dell’efficienza energetica, degli immobili adibiti a prima casa, con priorità di accesso per le giovani coppie o ai nuclei famigliari monogenitoriali con figli minori, nonché di giovani con contratti di lavoro atipico con età inferiore a 35 anni. Relativamente ai requisiti per accedere al Fondo, va ricordato che la garanzia può essere richiesta da coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui abbiano acquistato la proprietà per successione e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Ad ora – conclude l’Abi – hanno aderito al Fondo 142 banche (rappresentando più del 70% in termini di sportelli bancari). La lista è consultabile presso il sito del Gestore Consap <http://www.consap.it/>, dove è possibile scaricare anche l’apposito modulo di domanda.