Come foglia morta cade il Governo Renzi

1393077280035_small_140222_130404_renzi3Come foglie morte tutti gli scandali in aggiunta alle dimissioni della ministra dello Sviluppo industriale Federica Guidi, non potevano cadere in un momento peggiore per il giovane primo ministro italiano: di fronte alla resurrezione del demone della corruzione, Renzi è costretto a giocare in difesa, ad un mese dalle elezioni in 1.300 comuni tra cui le principali città italiane Roma, Milano, Napoli e Torino”. E se il premier ora si affanna a dire che lo scrutinio di giugno deve avere solo un carattere locale e non diventare un giudizio sul governo, all’orizzonte politico dell’Italia si profila già il voto popolare sulle riforme costituzionali strenuamente volute da Renzi, al punto da dichiarare pubblicamente di condizionare il proprio futuro politico al successo del referendum di ottobre”. Tattica politica ad altissimo rischio, perché trasforma il voto referendario sulla cancellazione del Senato in un suffragio sullo stesso Renzi. L’ondata di scandali sollevati dalla magistratura fornisce munizioni alle opposizioni come la Lega Nord ed il Movimento 5 stelle, che soffiano sul fuoco della diffidenza degli elettori verso l’intera classe politica; mentre all’interno del Pd alimentano in molti il sospetto, simile a quello che Berlusconi agitava quando era lui sotto la mitraglia delle inchieste giudiziarie, che una parte della magistratura sia contraria a Renzi e voglia contribuire a farlo cadere. Un pietoso deja vu, quindi, e del quale si conosce anche la fine: come nel caso di Berlusconi che ne accelerò la caduta del governo, ugualmente nel caso di Renzi il risultato non potrà essere dissimile. Il premier al momento resta prudente ed afferma che ‘non c’è alcun complotto e di ‘aver fiducia nella magistratura’, facendo appello a ‘non strumentalizzare politicamente gli scandali’ scoppiati qui e là. Ma è assai difficile, se non impossibile. È giunta anche la sentenza della condanna a tre anni di reclusione per l’attuale europarlamentare e segretario Pd della Sardegna Renato Soru, ritenuto colpevole di una colossale evasione fiscale di quasi quattro milioni di euro. Appare evidente che la parabola politica di Renzi stia volgendo verso il basso, fin alla sua fisiologica conclusione in un futuro quanto mai prossimo, fatto di pochissimi mesi. Quelli separano dall’autunno, tanto stagionale quanto politico dell’attuale presidente del Consiglio italiano. Quanto sono lontani i tempi del “giovane rampollo” della politica italiana. Eppure, era soltanto un anno e mezzo fa.

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