Terremoto Centro Italia: quando la scienza va contro l’evidenza

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AMATRICE-TERREMOTO-3Terremoto Centro Italia: quando la scienza va contro l’evidenza. Le placche tettoniche – che, muovendosi, danno vita ai fenomeni sismici – non hanno l’orologio e non sentono l’influenza di temperatura e luce solare. La scienza è netta e decis nell’affermare che l’incidenza notturna dei terremoti sarebbe dovuta solamente al caso, nonostante la credenza popolare dica il contrario. Ma, del resto, gli ultimi terremoti in Italia hanno scelto proprio le ore notturne per verificarsi. La prima della numerosa serie di scosse che ha interessato l’area geografica tra Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto, come noto, è avvenuta alle ore 3:36 di notte, in una spaventosa coincidenza temporale col tragico evento sismico de L’Aquila, che nel 2009 si era scatenato alle 3:32. Anche il terremoto che sventrò l’Emilia Romagna il 20 maggio del 2012 avvenne in un orario non molto distante, circa verso le 4 e 4 minuti, registrando una scossa iniziale di magnitudo 6.0, esattamente per il terremoto delle scorse ore. Tornando più indietro nel tempo, del resto, la situazione non cambia. Il sisma dell’Irpinia e della Basilicata del 1980 – con l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini che si recò immediatamente sul posto -, infatti, avvenne alle ore 19:34 di un buio novembre, mentre il 21 maggio del 1976 il Friuli Venezia Giulia tremò alle 21 esatte. Anche per ciò che concerne i terremoti più devastanti di inizio secolo la storia è la stessa. Il sisma di Messina, dove la terra ha tremato il 28 dicembre del 1908 spazzando via quasi metà della popolazione locale, si è verificato alle ore 4:20, mentre tre anni prima in Calabria era l’una e 43 minuti quando la scossa iniziale devastò Cosenza e Nicotera. La scienza, allora, ha torto? Non proprio, anche considerando, ad esempio, che il potente terremoto della Marsica nel 1915 ebbe inizio alle 7:52 della mattina, così come quello – decisamente più vicino a noi – del 2002, avvenuto a San Giuliano di Puglia verso le 11 e mezza della giornata, dove crollò una scuola provocando la morte di 27 bambini e della maestra che era con loro.

Come vanno interpretati, quindi, questi dati? Secondo gli esperti, ci sarebbe una considerazione psicologica da tenere sempre presente: i sismi che ci svegliano durante la notte creano in noi un impatto emotivo molto più forte, anche perché nelle ore notturne si ha la sensazione di non poter avere la situazione sotto controllo data la scarsa visibilità.Si tratta, allora, solo di una suggestione? Pare proprio di sì, ma di certo le forti scosse del 24 agosto hanno condizionato in maniera decisiva chi già credeva nella coincidenza tra terremoto e notte.

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