Contrassegno handicap: non pagare la tassa di circolazione si può, ostacolo la burocrazia

Pochi sanno, ma la vettura con contrassegno handicap non è sottoposta a tassa di circolazione. La norma, però, è farraginosa e fuorviante, è la burocrazia a metterci come è d’uso lo zampino. Comunque, per l’auto “coperta” da contrassegno handicap non si è tenuti a versare la tassa di circolazione solo se l’intestatario dell’autoveicolo è il disabile.  Occorre, però, inviare la documentazione richiesta alla Regione ove si risiede. Se invece, il permesso è concesso a terzi  (max tre persone), il bollo auto va pagato, altrimenti s’incorre nelle sanzioni previste dalla legge, ed Equitalia può porre al veicolo le ganasce fiscali. Ma per chi sa addentrarsi nelle clausole della norma, e della burocrazia soffocante, le cose non stanno affatto così. Se non si paga il bollo e si viene sanzionati con le ganasce fiscali, niente paura. S’invia ad Equitalia fotocopia del contrassegno handicap, e in allegato il numero di targa del veicolo accreditato, e tutto sembra d’incanto risolversi. Le ganasce abolite. La storia però, non finisce qui, e già perché nel giro di un paio di mesi viene recapitata una nuova ingiunzione di pagamento. Un normodotato allora si chiede: ma questi son fuori di testa? Purtroppo si. Allora ci si informa meglio e dalle segrete di Equitalia esce fuori la verità. Il cervellone della società non mantiene in memoria le targhe delle vetture scudate. Allora occorre inviare le carte al Pra, così quando Equitalia richiede le ganasce fiscali il Pubblico Registro Automobilistico le rimanda al mittente. Ecco come si perde il tempo in Italia, a rincorrere la burocrazia. E così di investitori esteri, nel nostro Paese, ne vengono sempre meno. Ma questo è solo un esempio sulla mancata sburocratizzazione, che Renzi, invece, ma solo a parole, aveva promesso di snellire. E per continuare il discorso, facciamo un altro esempio eclatante. Un titolare di auto vuole delegare il figlio a vendere la macchina. Si può solo se si va dal notaio. Nelle circoscrizioni, invece, si, ma si devono fornire anche tutti i dati dell’acquirente, e acquistare 2 marche da bollo da 16 euro e 52 cent. La delega serve ad effettuare il passaggio di proprietà al Pra, dove ad esempio per  una  piccola cilindrata il costo è di 250 euro contro i 400 richiesti un’autoscuola. Se quanto sopra descritto non bastasse aggiungiamo che per il rinnovo di una carta di identità occorre fissare un appuntamento, e si va oltre i 45 giorni. Si fa prima a richiedere il passaporto. Un Paese soffocato da burocrazia, norme vetuste, e balzelli di ogni tipo, rende l’Italia un Paese di zombie. E come recita un proverbio: “Il pesce puzza dalla testa”. Appunto, dunque, sbarazzarsi al più presto di tutti i politici che hanno contribuito a distruggere l’Italia.

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