Tre scaglioni Irpef, la proposta dei Radicali
Tre scaglioni Irpef, la proposta dei Radicali, mentre tutti i partiti, propongono, se vinceranno le elezioni, che ridurranno le tasse, anche se sul quantum rimane un mistero, eccetto Salvini che vorrebbe una Irpef uguale per tutti al 15%. Parole, parole, parole ( Mina, con la sua canzone). Infatti, per ora di impegno scritto non c’è nulla.
Dunque, almeno per il momento gli unici che hanno fatto una proposta concreta sono i Radicali, che prevedono un taglio drastico delle imposte dirette, per poi orientare il sistema tributario verso le imposte indirette e quelle sulla proprietà immobiliare, per accrescere economia e sviluppo.
Per i Radicali il nuovo sistema di tassazione dei redditi delle persone fisiche dovrebbe essere basato solo su tre aliquote, mantenendo la no tax area per redditi fino a 8 mila euro:
1) 20% per redditi da 8 mila a 40 mila euro l’anno;
2) 30% tra 40 mila e 60 mila euro;
3) 40% oltre i 60 mila euro.
4) I Radicali propongono anche un’imposta sul reddito delle società ( Ires) ridotta ad un livello pari all’aliquota Irpef più bassa, cioè del 20%.
Salvini, invece, almeno a parole, prevede una fascia unica per l’Irpef al 15% , ma non c’è alcun accordo ne con Berlusconi ne con la Meloni, ne come reperire le risorse per far tornare i conti.
La riforma dell’Irpef dovrebbe colmare le lacune dell’attuale sistema , caratterizzato da problemi come l’elevato livello di aliquote marginali, medie e marginali effettive,una struttura a scaglioni poco equa , che frena l’offerta di lavoro e la crescita di consumi e produzione , alimentando il sommerso.
E’ bene ricordare che le tasse, toccano in Italia il 64%, e sono le più alte d’Europa.
C’è chi, invece, caldeggia una revisione sostanziale delle agevolazioni (deduzioni e detrazioni fiscali), con particolare riferimento a quelle detrazioni che attualmente sono fruibili solo da chi ha un’imposta Irpef, sulla quale applicare le agevolazioni.
Il riferimento, in particolare riguarderebbe le detrazioni fiscali per i carichi familiari che oggi vedono esclusi gli incapienti.
Infine c’ è da rilevare che tra le ipotesi che sembrano più caldeggiate c’è quella che prevede solo una riduzione delle prime aliquote, e naturalmente non si sa di quanto.
Insomma, carnevale è vicino, e poi ci sono le elezioni. Speriamo che il carnevale non sia l’altra faccia della medaglia delle proposte verbali dei partiti.