Papa Francesco e Mattarella predicano bene ma razzolano male. Le cose non dette.
Di Roberto Casalena
Il papa sembra il deus ex macchina come i re di una volta, insigniti dagli dei e poi dalla madre Chiesa. Fatto è che le colpe delle varie religioni sono di aver sempre trattato l’umanoide come facente parte di un gregge ignorante da ricondurre all’ovile. E dietro vi erano cani addestrati all’uomo, oltre che pastori con tanto di bastone.
Dunque, sono passati millenni e la storia non ha insegnato un bel nulla. Gli ignoranti sono rimasti tali ed i furbetti la fanno da padroni.
I Papi, al tempo, avevano ampi possedimenti, esercito, stendardi di guerra, e roghi contro coloro che non la pensavano come lor signori.
Poi, alla fine, si scopre che il Vaticano avrebbe 1700mld in oro oltre che 2000mld tra terreni e immobili, esclusi i valori delle Chiese e delle opere d’arte.
Dunque, basterebbe aprire la borsa per costruire all’oggi per i più poveri sulle loro terre edificabili tanto per dare una mano concreta ai diseredati.
Ed invece, le solite prediche del nulla: fare sbarcare i profughi per poi farli mantenere dal Popolo italiano. In Vaticano, infatti, non circola un extracomunitario, ne sono state concesse cittadinanze(preti esclusi).
Dunque, solo chiacchiericcio fine a se stesso, a partire dalla finestra in piazza San Pietro da cui il Papa continua a predicare il finto bene senza mettere mano al portafoglio.
Poi, c’è Mattarella, altro che parla, parla, ma che non riesce ad incanalare le energie del Paese sulla giusta retta.
Nessuno del Governo lo ascolta più, altrimenti alcune proposte salutari del centro destra potevano essere state accolte. Sostanzialmente,invece, siamo nelle mani di un piccolo ducetto, Conte, che quando si andrà alle elezioni sarà preso a pedate dal Popolo, che si è sentito preso in giro.
L’errore più grande di Mattarella? Di non aver concesso elezioni anticipate, preferendo gli intrighi delle poltrone alla trasparenza di un sano voto.
Sarebbe ora di finirla con i Presidenti della Repubblica partoriti dall’inciucio dei partiti. Occorrerebbe un Presidente eletto direttamente dal popolo, come anche il Presidente del Consiglio. Almeno, se il popolo sbaglierà, sarà lui il solo responsabile.
E per concludere in bellezza, il Papa non ha la minima idea di come si andrà nell’aldilà. Figuriamoci Mattarella.E chi andrà all’Inferno, di sicuro incontrerà anche molti Papi, cardinali, preti e responsabili delle altre varie religioni. Non certo i Francescani.
E in purgatorio, ci sarà Conte a mediare tra coloro che dovranno entrare in paradiso o all’Inferno.