Covid: Uecoop vede nero per le nuove costruzioni -12% nel 2020
I bonus sull’edilizia non riescono ad attutire l’impatto economico dell’emergenza Covid sul settore delle costruzioni con il brutto segnale del crollo medio del 12% dell’indice della produzione nei primi 9 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat che registrano anche la brusca frenata di settembre dopo ben quattro mesi di crescita per il tentativo di recupero del comparto dalla fine del primo lockdown. Purtroppo – sottolinea Uecoop – sia il sisma bonus che il nuovo eco bonus non hanno per adesso prodotto effetti espansivi duraturi sul mattone grazie agli interventi di riqualificazione dell’esistente, in certi casi anche per la complessità delle procedure burocratiche e delle distinzioni, in particolare sul risparmio energetico, fra opere trainanti e secondarie.
Il settore delle costruzioni non ha ancora recuperato i livelli occupazionali persi nell’ultimo decennio con la cancellazione di oltre 400 mila posti di lavoro e più di 130 mila imprese con particolare sofferenza per il settore cooperativo. Le costruzioni – precisa Uecoop – rappresentano un settore ad alto utilizzo di capitali e a intenso impiego di manodopera e sono quindi fra i primi comparti ad essere colpiti dalle crisi economiche che bloccano progetti e finanziamenti.
La seconda ondata del coronavirus ha congelato parte delle intenzioni di investimento privato sulla riqualificazione degli edifici con le famiglie che preferiscono tenere i risparmi liquidi sul conto corrente con un amento a 1.681 miliardi dei depositi bancari spiega Uecoop sulla base del rapporto mensile dell’ABI. L’evolversi della situazione sta mettendo a dura prova la resilienza delle cooperative e impone uno sforzo comune per garantire prodotti e servizi alle famiglie e difendere il lavoro in tutti i settori, dall’agroalimentare alla scuola, dalle costruzioni alla logistica, dal commercio all’informatica, dall’assistenza sociale ai servizi di sicurezza e vigilanza.