L’ex deposito Atac di Piazza Ragusa ad Amazon, bufera sul Comune: “Lo ha svenduto”

Amazon si è aggiudicato l’ex deposito degli autobus di Piazza Ragusa e starebbe in lizza per altre due aree (depositi di Prati e San Paolo). Intanto Castroni acquisisce la gestione di Franchi

L’ex deposito Atac di piazza Ragusa se lo è aggiudicato Amazon. La vecchia rimessa, che rientra tra gli immobili che l’azienda deve dismettere per rispettare il piano di risanamento imposto con il concordato preventivo, è stata battuta all’asta e a spuntarla sarebbe stato il colosso mondiale dell’e-commerce. 10,5 milioni di euro.

L’ex deposito di Piazza Ragusa ad Amazon

Un edificio vuoto e abbandonato dal 2006 sul quale negli anni si sono rincorse voci e proposte: dalla nuova destinazione residenziale a spazio per la cultura e per lo studio, come voleva una parte del quartiere. Sull’ex deposito Atac di Piazza Ragusa anche l’interesse del Comune. Il 30 novembre scorso la Sindaca Raggi aveva messo nero su bianco, con una memoria di giunta, l’intenzione di rilevare la rimessa Tuscolana, l’ex deposito di Piazza Bainsizza ed il parcheggio di via Acilia, “in quanto funzionali alla realizzazione degli obiettivi previsti nel PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile ndr). A febbraio, poi, sono stati anche individuati i fondi necessari per coprire l’operazione, attraverso un maxi emendamento al Bilancio, approvato in Aula Giulio Cesare. Alla fine però Piazza Ragusa sarebbe stata aggiudicata ad Amazon.

La rimessa Atac ad Amazon: delusione all’Appio

Delusione all’Appio. “Per mesi abbiamo portato avanti una raccolta firme con decine di ragazze e ragazzi per chiedere con forza che l’immobile venisse riqualificato e trasformato in uno spazio socio-culturale per i cittadini, in un’aula studio aperta h24 o in uno spazio di co-working. Un’altra occasione persa. Un’altra delusione” – commentano Luca Di Egidio, candidato presidente con Calenda sindaco in VII, e Manfredi Mumolo, coordinatore di Italia Viva nel Municipio, promotori della petizione sulla rimessa di Piazza Ragusa. “Com’è possibile che la Raggi e l’amministrazione 5 stelle abbiano lasciato ancora una volta i cittadini a mani vuote? È una vergogna che fa ancora più rabbia ripensando all’entusiasmo con cui migliaia di residenti avevano sottoscritto la nostra raccolta firme. Avevamo sognato una città diversa, un quartiere che ripartiva. La Raggi ha di nuovo calpestato questo sogno. Pessimo epilogo di una pessima amministrazione. Ora bisogna davvero cambiare approccio, ora bisogna cambiare le cose sul serio”.

Le mire di Amazon sui depositi di Prati e San Paolo

Nel mirino di Amazon anche i depositi di Piazza Bainsizza a Prati e San Paolo. “Tutto ciò è paradossale” – è critico il capogruppo di FdI in Campidoglio, Andrea De Priamo“Da un lato Roma Capitale le aveva insistite tra le sue proposte per il Pnrr come possibili depositi dei mezzi elettrici ma allo stesso tempo sono state messe all’asta ed è notizia di oggi che piazza Ragusa è stata assegnata al colosso Amazon, unico a presentare un’offerta e che lo stesso dovrebbe a breve accadere per gli altri due depositi”. Pronta l’interrogazione in Campidoglio “per sapere se non si stia determinando un danno erariale aggiudicando un bene pubblico ad un prezzo inferiore a quello di mercato, sembrerebbe 11 milioni a fronte di valutazioni precedenti oscillanti tra i 14 e i 20”.

All’evidente e netta perdita economica ai danni delle cittadine e dei cittadini di Roma, si aggiunge, però, l’ancor più preoccupante prassi di cedere ai privati pezzi di città che è diventata modello di gestione del territorio da parte di un’amministrazione disposta a risolvere problemi contabili a colpi di aste al ribasso e incapace di avere uno sguardo lungo sulla città” – aggiungono la presidente di POP idee in Movimento e capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio, Marta Bonafoni, e il coordinatore di POP del Municipio VII, Emiliano Cofano.

Error: image not found or unsupported: https://vda.romatoday.it/~vda/___/s.php/?_=_&bannerid=0&campaignid=0&zoneid=82451&loc=https%3A%2F%2Fwww.romatoday.it%2Fpolitica%2Fex-deposito-atac-piazza-ragusa-amazon.html&cb=b5fd8582fe

L’ex rimessa di Piazza Ragusa “è vincolata”: interrogazione al ministro Franceschini

Per Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia la “svendita” della rimessa dell’Atac ad Amazon sarebbe “l’ennesima offesa verso la Capitale d’Italia; un’offesa verso le imprese italiane che arrancano nella crisi e vedono portarsi via da colossi internazionali, a prezzi d’occasione, pezzi importanti della città. Vogliamo sapere la verità, subito, senza ulteriori tentennamenti e meline”. Presentata anche un’interrogazione al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, perchè “l’immobile, a quanto ci risulta, dovrebbe essere sottoposto a vincolo di interesse storico e artistico” – precisa il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. “Amazon ha partecipato da sola a un’asta indetta dall’Atac accaparrandoselo con appena 10 mln 500milia euro ovvero 656 euro a metro quadrato. Roba da sentirsi male”. L’esponente di FdI punta poi l’attenzione sull’impatto che un centro di smistamente Amazon avrebbe sul contesto: “Sarebbe la prima volta che si consente al gigante del commercio elettronico di entrare nella città storica con una piattaforma logistica. E’ evidentemente incompatibile con i vincoli e con la vocazione della città storica, che non prevede al suo interno inanimati snodi logistici. L’operazione va fermata dalle sovrintendenze, dal ministro Franceschini e dal sindaco in carica, con opportune norme di salvaguardia. E contestualmente vanno bloccate analoghe trasformazioni attenzionate dal magnate statunitense, inappagabile al punto da ambire allo stravolgimento urbanistico di Roma”.

Franchi chiude e subentra Castroni

Intanto, dopo quasi un secolo, chiude Franchi, lo storico negozio di alta eno-gastronomia e rosticceria di via Cola di Rienzo. “Un altro pezzo di Prati che sparisce” – commentano i residenti del Rione in cui Franchi ha fatto la storia.

Fondato dai fratelli Benedetto e Felice, insieme al punto vendita di Borgo Nuovo, era li dagli anni ‘20. Dopo la seconda guerra mondiale la gestione fu totalmente rilevata da Benedetto e negli anni ‘60 l’attività venne portata avanti dal figlio Pietro che trasformò in uno dei principali punti di riferimento nel panorama dell’eno-gastronomia romana di qualità. Un’antica eccellenza di Roma che chiude. Nel locale arriveranno i vicini di Castroni, altra realtà nata negli anni ‘30. 1932 per la precisione.

l'ECONOMICO

L'Economico, il primo quotidiano Social Network, sviscera in anteprima notizie di sanità, economia, politica argomenti che i mass media oscurano. La testata è aggiornata, e presenta al suo interno un portale in grado di offrire servizi.

Lascia un commento