Giovani e agricoltura: nuove chances di lavoro

aziendaLe #società di #affiancamento, fortemente volute dalla Confagricoltura, “potrebbero rivoluzionare l’insediamento in agricoltura. L’interesse dei giovani per il settore è grande, ma le barriere all’ingresso sembrano insormontabili. Con il collegato agricolo si è aperta una strada per facilitare lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile. In pratica chi ha tra i diciotto e i quarant’anni e non ha ter­reni di proprietà potrà affiancare gli imprenditori agricoli over 65 o i pensionati, collaborando con loro allo scopo di subentrare nella gestione dell’impresa”. Questo il commento del presidente dei Giovani di Confagricoltura, #Raffaele #Maiorano, all’approvazione del collegato agricolo, che ha de­legato il governo ad adottare entro un anno un decreto legislativo sulle forme di affiancamento. Oggi il futuro dell’agricoltura italiana è in mano a poco più di 45.000 imprese condotte da giovani imprenditori – sottolinea Maiorano -. Sono troppo poche per una responsabilità così grande e questo meccanismo potrà farle aumentare”. Questa misura prevede che il giovane presenti un progetto im­prenditoriale alla base del rapporto di affiancamento, al massimo triennale, che deve essere sotto­scritto da parte dell’agricoltore ultra sessantacinquenne o del pensionato, definendone i reciproci ob­blighi e codificando le modalità di conclusione dell’attività con il subentro, con la trasformazione del rapporto in un contratto di conduzione o con forme di compensazione a favore del giovane #im­prenditore.

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