Piano Padoan per svendere i gioielli di Stato. Alternativa , patrimoniale forzosa da 400 mld su immobili e c/c

Piano Padoan per svendere i gioielli di Stato. Alternativa, patrimoniale forzosa su immobili e c/c bancari e postali. Dunque,dopo Renzi il banchiere ( è stato il governo che ha dato più regalie alle banche rispetto a tutti i precedenti), ora anche Gentiloni, seguendo la guida del maestro, si starebbe preparando ad effettuare altre regalie, ben più corpose, alle banche. Si tratta di un piano segreto che prevede la cessione alle più grandi banche internazionali di tutti i gioielli di famiglia rimasti ancora nelle mani pubbliche. Intanto, però, ancora non si sa a chi appartenga l’oro di Bankitalia (circa 120 miliardi di euro), se alle banche che la controllano o allo Stato. A cercare di dipanare la matassa ci ha provato anche il M5S, senza però portare a casa nessun risultato ( sembrerebbe ci sia il segreto di Stato).

Dunque il piano del governo, ancora a livello embrionale, prevede la cessione in blocco alle più grandi istituzioni bancarie internazionali delle partecipazioni statali rimaste, Eni, Enel, Poste, FS, Fincantieri, Leonardo (ex Finmeccanica) , Terna, Anas, Enav, ecc, il tutto a prezzi scontati ( tra il 20-30% del valore), per cercare di ridurre il debito pubblico, che ormai ha raggiunto i 2.281 miliardi di euro ( solo 30,6 miliardi da gennaio ad oggi ) e che incide sul Pil per il 132%.

Il ministro dell’Economia avrebbe già contattato alcune tra le più grandi banche mondiali, come Goldman Sachs, Rotschild, Credit Suisse, Societè Generalè e l’italiana Mediobanca, per fare il punto della situazione. E per dar via le partecipate tutte insieme, si sarebbe pensato di creare una holding dove inserirle insieme. Per cui cedendo la holding , chi l’acquista prende tutto ed in un sol boccone, con tempi molto più celeri se invece le partecipate venissero vendute singolarmente, oltre che con un incasso corposo. Sicuramente il piano di riordino delle Ps ruoterà attorno alla Cdp (Cassa depositi e prestiti, controllata dal ministero dell’Economia). L’altra strada , rimane anche quella di fare meno cassa e vendere singolarmente i beni di Stato, ed in tal caso lo sconto sarebbe molto limitato, ma anche l’incasso.

Ma all’orizzonte ci sarebbe anche di peggio, perché al Mef starebbero studiando , in alternativa alle cessioni delle Ps, una patrimoniale forzosa ( una tantum) su immobili ( aliquota al 10%), e su c/c bancari e postali ( aliquota del 15%) , per un ammontare stimato in 400 miliardi di euro , come già annunciato in un nostro articolo del 3/2/ 2017.

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