Alberobello: trulli, superstizioni e tasse inique
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C’è un angolo di Puglia divenuto famoso nel mondo per l’assoluta unicità del suo aspetto. Ad Alberobello, infatti, tutte le case sono bianchissime e sormontate da un tetto conico a punta, sormontato da pinnacoli, tutti diversi. E’ un paesaggio che sembra uscito da un libro di fiabe, e proprio ad una specie di favola è legata l’origine della cittadina. Molti secoli fa, il Conte di Conversano, Girolamo Acquaviva, noto all’epoca col lugubre soprannome di “Guercio di Puglia”, desiderando crearsi un feudo indipendente dalla corte di Napoli, approdò sulle terre pugliesi, le fece sue e istigò i contadini a stabilirvisi. Le cose andarono bene, finché, con l’editto “Prammatica de Baronibus”, venne imposta l’autorizzazione regia (seguita da congrui tributi…) per ogni nuova costruzione. Il nostro non ci pensò due volte e, a sua volta, emanò un suo, particolare decreto, che imponeva ai contadini di inventarsi un sistema di costruzione a secco, che escludesse l’uso della malta, per fare in modo che, in caso di prevista ispezione governativa, le case stesso potessero essere rapidamente smontate senza quindi (dal momento che… non esistevano) dovere nulla. Le cose andarono bene, finché, con l’editto “Prammatica de Baronibus”, venne imposta l’autorizzazione regia (seguita da congrui tributi…) per ogni nuova costruzione. Il nostro non ci pensò due volte e, a sua volta, emanò un suo, particolare decreto, che imponeva ai contadini di inventarsi un sistema di costruzione a secco, che escludesse l’uso della malta, per fare in modo che, in caso di prevista ispezione governativa, le case stesso potessero essere rapidamente smontate senza quindi (dal momento che… non esistevano) dovere nulla al re. Ciò non toglie che l’aspetto di Alberobello è divenuto da tempo un simbolo bellissimo e particolare di un’architettura unica, legata a usanze e tradizioni antiche, legate persino alla superstizione. I pinnacoli che immancabilmente completano i tetti a cupola, infatti, nelle loro variegate e strane forme, si rifanno ad antichissime tradizioni orientali, e, con i loro misteriosi simboli dipinti, evocano messaggi dall’aldilà, segni esoterici cui affidare gli auspici di salute, felicità, buon raccolto.
di Gigi Oliviero