Prestito: la volpe dietro lo sportello bancario
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Prestito a 7 anni da 15.000 euro. Dopo 26 mesi, con rate da 280 euro mensili, il capitale defalcato è di circa1.500 euro, a fronte di interessi già pagati pari a circa il doppio (3.000 euro). Dal terzo-quarto anno l’incidenza sulla riduzione del capitale diventa superiore agli interessi da ammortizzare. Dunque, se per caso, si dovesse chiudere il debito dopo due anni, si dovrebbero pagare circa 13.500 euro. Invece, con lo scoperto di c/c, gli interessi si pagano sulla cifra eventualmente riscossa, ma che se azzerata non produce più interessi per la banca. Ecco perché gli istituti di credito (un vero e proprio cartello) concedono scoperti di c/c al «lumicino»: due volte il valore dello stipendio o della pensione. Il trucco, c’é ma non si vede, anche perché le banche quando concedono un prestito, rimborsabile mensilmente, dicono il tasso di interesse,ma non che la ripartizione maggiore viene spalmata sulle rate dei primi due-tre anni. Tuttavia, soprattutto se in passato hai saltato qualche rata o sei ritenuto dalle banche un creditore poco affidabile, potresti avere difficoltà a trovare offerte presso i più comuni istituti di credito. In questo caso, sappi che esistono sul mercato mediatori e finanziarie un po’ più disposte a prestare soldi anche a chi non ha proprio tutti i requisiti di affidabilità richiesti di solito dalle banche. Si tratta però di un mondo che può nascondere anche delle insidie e a volte delle vere e proprie fregature. Come riconoscerle, allora, e come fare la scelta giusta?
Alcuni consigli per non sbagliare
Prima di affidarti a qualsiasi operatore di mercato verifica che sia iscritto nel registro dei mediatori creditizi o degli agenti in attività finanziaria. Puoi consultare i due elenchi sul sito www.organismo-am.it. Oppure negli elenchi su www.bancaditalia.it (sezione vigilanza) dove si trovano le banche e le finanziarie. Ricordati che anche presso una finanziaria o un intermediario è tuo diritto accedere ai documenti informativi prima della conclusione del finanziamento. Dunque chiedi sempre il SECCI (modulo informativo europeo) e il contratto. Leggili attentamente perché nessuna spesa ti potrà essere applicata se non risulta per iscritto nella documentazione. Un mediatore o un agente in attività finanziaria spesso si fa pagare le commissioni per la sua attività di mediazione o consulenza. Il compenso deve essere però trattato e comunicato al cliente prima della conclusione del contratto e deve dunque risultare anch’esso per iscritto.
Cerca di evitare il più possibile gli operatori che ti chiedono in anticipo, prima dell’erogazione del finanziamento, un compenso. In alcuni casi, infatti, può essere previsto anche che la spesa rimanga all’intermediario anche se non ha erogato il prestito. E qui scatta la possibilità di truffa. Ci viene infatti segnalato che in alcuni casi viene subito fatta pagare la commissione anche se in realtà il mediatore sa per certo che il prestito non verrà mai erogato. In questi casi ci troviamo di fronte a un comportamento scorretto e illecito che può essere segnalato ad Antitrust e Banca d’Italia. Attenzione anche al Taeg. In genere questi prestiti proprio per la presenza della commissione dell’intermediario hanno dei Taeg più alti di quelli erogati in banca o presso una finanziaria. Con il calcolatore verifica se il tasso è usuraio.