Reversibilità addio; il Governo ci riprova

reversibilita-addio-governo-ci-riprova

castronibanner728x90Reversibilità addio? Torna nel Def l’ancoraggio all’Isee delle prestazioni di assistenza, tra le quali la pensione ai superstiti, sia indiretta che di reversibilità. Le rassicurazioni sulla mancata cancellazione della pensione di reversibilità sono state parole al vento: il Governo, difatti, ha reintrodotto nel Def quanto inizialmente prospettato nel Ddl (disegno di legge) Povertà: un radicale riordino delle prestazioni assistenziali, tra le quali figurerà anche la pensione di reversibilità. Il punto della questione risiede nel concetto di “universalismo selettivo”, cioè di diritto alle prestazioni a sostegno dei cittadini in base ad un criterio uguale per tutti, criterio individuato nella soglia Isee. La spettanza di ogni trattamento di assistenza sarà dunque decisa in base ad un Isee unico: questo fatto potrebbe portare al taglio della maggior parte delle prestazioni, in quanto le soglie di reddito per accedere ai vari trattamenti sono solitamente molto basse ed è assai improbabile che venga introdotto un unico criterio reddituale elastico. Pertanto, potrebbe facilmente accadere che molti vedove e vedove perdano la pensione di reversibilità per aver superato una soglia Isee piuttosto bassa.

Isee: come funziona

L’Isee è l’indicatore della situazione economica del nucleo familiare: in parole povere, serve a misurare la ricchezza di una famiglia. L’indice è rilevato attraverso una dichiarazione che deve essere presentata ogni anno, la Dsu, (dichiarazione sostitutiva unica). La Dsu è indispensabile per ottenere qualsiasi prestazione assi­stenziale, in quanto per ogni trattamento non deve essere superato un preciso limite di reddito. Il problema è che sono molto numerosi i fattori che contribuiscono al superamento della soglia Isee: non solo i redditi da lavoro o da pensione, ma anche case e terreni possedu­ti, conti correnti, carte prepagate, libretti e risparmi in genere, non­ché i redditi esenti da imposte. Non ha rilevanza che la seconda casa posseduta non sia affittata, né che i terreni siano improduttivi, né che i risparmi in banca siano stati ottenuti con anni di lavoro e sacrifici: tutto contribuisce ad aumentare il patrimonio Isee. Per di più, entrano nella soglia Isee non solo i redditi ed il patrimonio pro­prio, ma anche quelli posseduti da tutti i componenti del nucleo fa­miliare: così, lo stipendio del figlio che risulta ancora facente parte del nucleo può contribuire al superamento del limite patrimoniale. Insomma, superare la soglia Isee è molto semplice, anche per chi non possiede entrate.

Convivente-pensione-di-reversibilità

Isee e pensione di reversibilità

È facile, allora, comprendere come mai il riordino delle prestazioni di assistenza, con l’ingresso delle pensioni ai superstiti (di reversibi­lità ed indiretta) nella categoria dei trattamenti assistenziali, possa determinare il taglio della maggior parte degli assegni. Una vedova potrebbe perdere la reversibilità anche se non possiede pensioni o stipendi, magari per il solo possesso di una casa, di un terreno, o di qualche risparmio in banca, nemmeno suoi ma di un familiare del nucleo. See more at: LaLeggeperTutti  

l'ECONOMICO

L'Economico, il primo quotidiano Social Network, sviscera in anteprima notizie di sanità, economia, politica argomenti che i mass media oscurano. La testata è aggiornata, e presenta al suo interno un portale in grado di offrire servizi.

Lascia un commento