Mercato immobiliare svalutato, complice Renzi
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Mercato immobiliare svalutato. Sulla prima casa, eccezion fatta per il livello lusso, da quest’anno non si versa più ne Tasi ne Imu, per i proprietari di seconde case, invece, l’intero sistema di tassazione è rimasto a livelli di elevata pressione. Ne discende che il mercato delle seconde case sia immobile al palo, in fortissima crisi. Resta di difficile comprensione la motivazione per cui si debba corrispondere Tasi e Tari su di un immobile il cui utilizzo avviene al massimo per un mese l’anno. Per dovere di cronaca evidenziamo che per l’acquisto della prima casa si deve pagare il 3% sul valore catastale, e non di vendita, mentre per la seconda, l’imposta sale al 9%. Una vera estorsione di Stato.
Poi il geniale Renzi modifica la normativa sul prestito vitalizio; un novello incentivo alle banche, qualora ve ne fosse di bisogno. Il meccanismo, perverso, causa reintroduzione dell’anatocismo (tassi su tassi), concede campo alle banche, libere di applicare tassi a loro convenienti. Così, le poche banche che al momento lo erogano MPS e S. Paolo, impongono saggi al 6%. Un esempio: se un settantenne ottiene 100.000 euro, e dopo 10 anni muore, gli eredi dovranno restituire alla banca erogatrice 173000 euro, ma se gli anni saranno venti la somma passa a 301.000 euro. Insomma, un gran bel manicaretto per i sempre voraci istituti di credito. Se Renzi avesse voluto davvero introdurre uno strumento finanziario funzionale, avrebbe dovuto riporre in soffitta l’anatocismo per codesta forma di contratto, oltre ad equiparare il tasso di interesse a quello vigente per i mutui, cioè circa il 2,30%. A confermare l’aumento della pressione fiscale sugli immobili, è uno studio della Uil, che sottolinea come le imposizioni siano cresciute soprattutto in Provincia. Tra il 2013 ed il 2015, con Enrico Letta e Matteo Renzi a palazzo Chigi, si è registrato un incremento del 16,7% delle imposte e tasse locali pagate dai cittadini,pari a circa 7 miliardi di euro. Di questi, 2,5 mld rappresentano l’incremento tra il 2014 ed il 2015 (+5,5 mld9. L’anno scorso, tra addizionali regionali e comunali Irpef, Imu, Tasi e Tari, i contribuenti hanno versato nelle casse dei Comuni, Regioni ed Autonomie oltre 49 miliardi di euro, rispetto ai 46,5 del 2014 ed i 42 mld del 2013.
Intanto anche gli agenti immobiliari appartenenti all’AIR si riuniranno a Roma Venerdì 24 Giugno, in Via Marsala 22, presso l’hotel Royal Santina, per dibattere sulle numerose problematiche del settore, in particolare, sostegno al credito, agevolazioni fiscali per l’abitare delle famiglie italiane, e nuova direttiva credito ipotecario.