Fortezza M5S sotto assedio. D’Alema prepara il ribaltone
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Fortezza M5 Stelle è sotto assedio. Che più di qualche scossone vi sia stato, con la perdita di pezzi anche importanti, è sotto gli occhi di tutti; ma, non è ne ammissibile, ne giustificabile l’assalto alla diligenza in versione Ombre Rosse, che quotidianamente, attraverso l’eco di giornali e Tv viene con metodo perpetrato. E guarda caso proprio oggi, Sabato10 Settembre 2016, con altissima precisione svizzera, il quotidiano “La Repubblica” pubblica un sondaggio, (apertura in prima pagina 5 colonne) dal titolo: “Effetto Raggi, Pd supera M5S” I Dem salgono al 32% mentre il Movimento 5 Stelle cala al 29%. I sondaggi, si sa, lasciano il tempo che trovano, è la tempistica a porre un serio dubbio. Non bastasse, a corredo c’è l’intervista all’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale imperterrito afferma che deve finire la guerra sul referendum, e l’Italicum modificato. In un nostro editoriale di alcuni mesi fa, neanche fossimo dei moderni Nostradamus, ne avvertivamo i sentori. Renzi avrebbe mutato da serpente i suoi intenti, ovvero il referendum appartiene al popolo, e anche in caso di vittoria del NO lungi da lui l’idea di abdicare. Poi, l’incognita Pd, dalle mille spaccature interne (su cui però i media voltano lo sguardo .E’ qui, che Massimo D’Alema, nel silenzio più assordante ha iniziato a tessere la sua tela. Già,perché, dopo una forzata astinenza politica, passato indenne la bufera Montepaschi, il nostro ha una gran sete di rivincita. E ne vedremo di belle da qui a pochi mesi. La Raggi, intanto, prosegue spedita per la sua strada, senza replicare a tutti gli accusatori di turno, ad iniziare da Giachetti già sconfitto sonoramente, ma che ancora inveisce velenosamente, senza però mai guardarsi allo specchio. Il sindaco sono io, sostiene la Raggi, i voti li ho guadagnati sul campo. L’abiura dell’opposizione appare come quella della Santa Inquisizione, che però la nominava il Papa e non il popolo.