Assenze malattia: licenziamento anche col certificato medico
Il dipendente durante le assenze per malattia deve preoccuparsi di comunicare, il più presto possibile, la propria assenza all’azienda: è vero che il certificato medico viaggia ormai in via telematica e che tale comunicazione viene fatta dall’Inps, ma è anche vero che il lavoratore ha l’obbligo di informare prontamente il proprio datore della sua assenza. Se non lo fa una sola volta, per quanto passibile di sanzione disciplinare, non rischia il posto; ma un comportamento recidivo di tale tipo può essere causa di licenziamento. Lo ha appena chiarito la Cassazione. Le frequenti assenze non preavvertite né giustificate sono un comportamento ritenuto sufficientemente grave per considerare impossibile la prosecuzione del rapporto di lavoro. È chiaro, in questo caso, il disinteresse del dipendente verso le proprie responsabilità. Specie quando a questi sono affidati compiti delicati. «Il certificato medico non basta?» potrebbe essere questa la giustificazione che il lavoratore negligente potrebbe dare dinanzi a una contestazione disciplinare di questo tipo. La risposta è assolutamente “no” e il dipendente deve essere diligente nel fornire una pronta comunicazione ai suoi capi. Anche perché il certificato medico ha un iter burocratico che il lavoratore, con una comunicazione immediata al proprio capo, potrebbe bypassare, consentendo all’azienda di provvedere per tempo ad organizzare la sostituzione del dipendente assente. Come avviene la trasmissione del certificato medico? Semplice. Il lavoratore malato (sia nel settore pubblico che in quello privato) contatta il proprio medico per richiedere il certificato attestante l’assenza per malattia da presentare al relativo datore di lavoro. Il medico non è più tenuto a rilasciare il certificato cartaceo, ma effettua l’invio telematico di tale certificato all’Inps. A sua volta, l’istituto di previdenza rende disponibile l’attestato di malattia al datore di lavoro, tramite modalità telematica. Se è sanzionabile il comportamento del dipendente che, pur con il certificato medico non comunica all’azienda la propria malattia, lo è ancor di più quello del dipendente che, assente, non offre giustificazioni e, quindi, non si procura nemmeno il certificato medico. In questo caso il suo comportamento è senz’ombra di dubbio passibile di licenziamento.