La Chiesa ci costa più dell’accoglienza ai migranti

oooo_1466418307Ogni anno con l’8×1000 la Chiesa Cattolica intasca un miliardo di euro, oltre i 6 che il Vaticano costa all’Italia. Uno stato ricchissimo, considerate le riserve auree che possiede, e l’irrisorio deficit di bilancio. Infatti, detiene il 30% delle riserve auree mondiali, per un valore di oltre 1.200 mld di dollari. Ma nonostante ciò continuiamo a farle regalie. Milioni di famiglie italiane sono in crisi, e devono sovvenzionare il Vaticano. Ogni religione dovrebbero esser sostenuta da chi le professa. Ciò non accade, grazie a un numero considerevole di leggi e normative emanate in favore delle comunità di fede. Nessuno è al corrente dell’entità dei fondi pubblici e delle esenzioni di cui, annualmente, beneficia la religione, che ne gode incomparabilmente più delle altre, la Santa Sede nelle sue articolazioni (Cei, ordini e movimenti religiosi, associazionismo, eccetera). Non la rendono nota né la Conferenza Episcopale Italiana, né lo Stato. È per questo motivo che l’Uaar ha cercato di quantificare la cifra. La stima aggiornata dei costi annui è € 6.456.926.143 € all’anno che diviso per 60 milioni di cittadini, viene poco più di 100€ a testa. La Chiesa ci costa più dell’accoglienza ai migranti, anzi associazioni emanazioni del Vaticano ci lucrano, incassando quei famosi 35€ al giorno. L’Italia non onora gli impegni in favore del terzo mondo assunti in ambito internazionale, e poi regala miliardi al Vaticano (solo negli ultimi 20 anni più di 100 mld). Poi a quei soldi addizioniamo il mancato introito per tasse non pagate, e se è giusto che non paghi l’ICI/IMU sui (pochi) palazzi usati per dare un letto ai senzatetto, ci sono però strutture ed alberghi esentati, che con la pressione fiscale più bassa, fanno concorrenza a chi le tasse deve pagarle, e anche salate. Questa montagna di denaro, Salvini e soci sembrano non vederla. Nessuno desidera mettersi contro il Vaticano. Qualche tiepida critica la fanno pure, fa parte del gioco delle parti, ma le istituzioni sono lungi dal metter mani al suo portafoglio; tutti temono “l’Inferno”!

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