Continua la bufera su Unicredit

 

Usura, estorsione e truffa a danno dei clienti di Reggio Calabria

 

di Roberto Casalena

 

Dopo i casi Unicredit dei tassi usurai scoperti dalla Procura di Trani, in Puglia, a cui si aggiunge quello di Divania, a Bari, con in ballo risarcimenti per 183,772 milioni ( leggere articolo dell’8-6-2018, nella sezione Banche del giornale), giunge ora una nuova storia di malaffare della banca, a Reggio Calabria.

Ma stranamente i media nazionali, eccezion fatta per qualcuno locale sono silenti, e non vi è traccia degli accadimenti.

Cosa è accaduto ad Unicredit di Reggio Calabria? Vediamo:

il direttore dell’ufficio finanziario dello sportello Unicredit di Reggio Calabria e sei dipendenti della stessa struttura sono indagati per usura, estorsione e truffa. Costringevano od inducevano con l’inganno i clienti, singoli o titolari di imprese, ad aderire a polizze assicurative prospettate come garanzia necessaria ed indispensabile per ottenere i finanziamenti richiesti alla banca.

La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura reggina, ha notificato l’avviso di conclusione indagine a 7 soggetti accusati di far parte  di un’associazione a delinquere attiva dal 2012.

In particolare, le vittime sarebbero state costrette o comunque indotte a contrarre finanziamenti per far conseguire le commissioni all’intermediario tra le imprese-clienti.

Da quanto è emerso il direttore avrebbe ricattato gli imprenditori di classificare il debito “in sofferenza” , segnalando l’impresa alla centrale rischi  di Bankitalia, con possibilità di fallimento e sequestri.

L’avv.Saverio Cuoco,responsabile regionale del’Unione Nazionale Consumatori, che assiste i malcapitati che si rivolgono all’associazione, pur constatando notevoli irregolarità nelle attività bancarie, anche alla luce del fenomeno usura , già in passato oggetto di esposti all’Autorità Giudiziaria, confida che la Magistratura faccia la massima chiarezza.

Ed aggiunge che modifiche dei contratti all’insaputa del contraente, spese aggiuntive a sorpresa e tassi usurai, sono solo alcune delle insidie per chi apre un conto corrente o chiede un finanziamento bancario, dove ,inoltre, vengono deliberatamente omesse le informazioni sui diritti di cui godono i risparmiatori, impedendo ad essi di avvalersene.

Infine,su determinate irregolarità,Cuoco chiama in causa la Banca d’Italia , che dovrebbe vigilare sulla correttezza  e legalità dei comportamenti messi in atto dagli istituti di credito.

Lascia un commento