Mattarella contro la Banca Centrale Europea. Ecco i motivi

Una nota ufficiale del presidente della Repubblica contro la mossa della Banca Centrale Europea che ha provocato il crollo della Borsa e la salita dello spread

Dopo il crollo della Borsa di oggi, il peggiore della storia, dovuto alla decisione della Bce, la Banca Centrale Europea, di non abbassare i tassi di interesse, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interviene molto duramente contro la presidente Christine Lagarde e chiede apertamente solidarietà e non ostacoli.

Pur senza mai nominarla direttamente, Mattarella in una nota, appena diffusa dall’agenzia stampa Adnkronos, espone che “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”.

Quella solidarietà, richiamata ora da Mattarella, che proprio oggi è mancata durante una giornata difficilissima per le Borse europee, aggravata proprio dal distacco, indifferenza e indecisione manifestata dalla Banca Centrale Europea, che non ha assunto le iniziative attese dai mercati per contrastare la crisi in atto e la pericolosa discesa delle quotazioni.

Alla luce degli eventi accaduti, è chiaro il riferimento del nostro Capo dello Stato alla numero uno della Bce: è stato proprio durante e dopo la sua conferenza stampa di oggi – definita dai commentatori con aggettivi che vanno da “deludente” a “disastrosa” – che i mercati hanno iniziato a precipitare in picchiata in tutta Europa.

Il Paese colpito più duramente è stato proprio l’Italia, specialmente quando nel post conferenza stampa Christine Lagarde ha avuto un’uscita molto infelice, dicendo “non siamo qui per ridurre gli spread, non è compito nostro”. A quel punto, lo spread è schizzato alla cifra di 262 punti, bruciando in un colpo decine di miliardi di controvalore di titoli di Stato, con un grave danno per risparmiatori e investitori.

Ora un coro di esponenti politici, dalle forze di maggioranza a quelle di opposizione, chiedono a gran voce le dimissioni di Christine Lagarde per inadeguatezza. Il suo predecessore, Mario Draghi, in questa situazione sarebbe intervenuto in maniera ben diversa.

Ecco alcuni dei commenti espressi dai leader, ed è un coro pressoché unanime di pesanti e violente critiche, anche questo senza precedenti nella storia delle istituzioni europee. Qualcuno degli esponenti arriva anche a mettere in discussione la loro validità, visto l’andamento e lo stato delle cose.

“Oggi un avvocato francese che fa la presidente della Bce ha detto ‘noi non siamo qua a fermare lo spread’” e la borsa italiana “ha perso 68 miliardi di euro. Per intervenire il Presidente della Repubblica a richiamare l’Europa…”; così il leader della Lega Matteo Salvini.

“Sono orgoglioso e rassicurato di vivere in un Paese che ha Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, credo che anche oggi con le sue parole sia riuscito a centrare il punto di criticità”, afferma il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che aggiunge “uso la parola incidente perché sono un ministro delle Repubblica perché altrimenti userei una parola diversa”.

“Dal ‘siamo tutti italiani’ di Ursula von der Leyen al ‘non siamo qui a ridurre spread’ di Christine Lagarde passa tutta la differenza tra l’Europa politica che serve e quella tecnocratica che non serve. Dalla Bce ci aspettiamo un nuovo ‘whatever it takes’, non messaggi ambigui, dannosi e gravi come quello odierno della Lagarde”, afferma Mara Carfagna, di Forza Italia.

“I timori della Bce hanno bruciato 80 miliardi in borsa. Rimpiangiamo Mario Draghi. Lagarde si è dimostrata inadeguata alla gravità della situazione emergenza coronavirus”, dice sempre da Forza Italia Antonio Tajani.

“Scandalosa l’uscita di Lagarde. E’ in atto un grave shock economico che può essere contrastato solo con una vera e subitanea iniezione di liquidità. La Bce deve diventare prestatore di ultima istanza degli Stati nazionali viste le circostanze emergenziali. Se non ora quando?”. Così twitta la deputata del M5S, Dalila Nesci.

”Oggi la Borsa italiana ha vissuto il giorno più brutto chiudendo con un -17% e un assalto speculativo contro i titoli di Stato senza precedenti. Lo scenario finanziario funesto è stato scatenato dalle parole inopportune della governatrice della Bce Lagarde che nel giorno più importante ha dichiarato che la Banca centrale europea non esiste per ‘chiudere gli spread’, scatenando il panico nelle borse europee. E’ letteralmente inaudito che in un momento tragico come quello che sta passando tutta l’Europa sia la numero uno della Bce a soffiare sul fuoco”. Lo scrive su facebook la leader di Fdi, Giorgia Meloni.

“Nel 2012 l’italiano Mario Draghi aveva usato il ‘bazooka’ per evitare il panico, oggi il suo successore francese Lagarde ha invece avuto
l’idea geniale di usare come arma il ‘boomerang’, che infatti è tornato indietro e ha colpito tutti. Il Governo italiano alzi subito la voce e pretenda la rimozione della Lagarde, persona che ha mostrato tutta la sua inadeguatezza in uno scenario dove non sono ammessi
errori”, aggiunge la Meloni.

“Così non va, Signora Lagarde. Al di là delle misure, anche significative, la Bce non può permettersi l’assenza di leadership che Lei oggi ha mostrato. Servono messaggi rassicuranti, autorevoli e unificanti. In questa crisi ci giochiamo il futuro dell’europeismo”. Lo scrive su twitter Andrea Romano, deputato Pd della commissione Esteri di Montecitorio.

“O Lagarde fa mea culpa dichiarando pubblicamente che la Bce è pronta a sostenere l’economia reale in questo momento drammatico dell’economia europea oppure dimostra di essere inadatta al ruolo che ricopre, il che porterebbe da parte nostra a una richiesta di
dimissioni”, si legge in una nota dei parlamentari 5 Stelle.

“Il drammatico ampliamento dello spread cui si è assistito oggi è il frutto dell’evidente inadeguatezza della nuova Presidente della Bce, Christine Lagarde”, dichiara, infine, il presidente della commissione Finanze e del Senato e senatore della Lega, Alberto Bagnai, commentando le ondate di vendite che hanno colpito i Btp italiani, il cui spread nei confronti dei Bund tedeschi ha raggiunto i livelli massimi da giugno 2019.

”In presenza di uno shock economico che sta assumendo proporzioni globali – ha chiarito Bagnai – dichiarare che non è compito della Bce ridurre lo spread è da irresponsabili. Questo atteggiamento da Ponzio Pilato non è stato apprezzato dai mercati. Quella della Lagarde è probabilmente la frase più infelice mai pronunciata da un banchiere centrale”.

“I cittadini europei – conclude il senatore della Lega – sono stanchi di istituzioni che li vessano nei periodi normali e li danneggiano in
periodi di crisi. L’Unione Europea ha perso l’ennesima occasione per dimostrare la sua utilità”.

Fonte: la legge per tutti

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