Intervento dirompente in Parlamento

Difficilmente una parlamentare scevra da interessi di parte, accusa con tanta motivata compartecipazione i responsabili colleghi di attentare alla salute dei cittadini

Di Alberto Zei

Sembra ancora avvertire nella sala di Montecitorio l’eco delle parole cristalline dalla On. Sara Cunial nel Gruppo Misto della Camera, recentemente pronunciate con la forza dialettica necessaria per procedere decisamente contro corrente agli indirizzi governativi.

La sua rassegna delle manchevolezze imputate al governo formano una gamma abbastanza ampia di risultati mancati, incompleti o addirittura contrari agli interessi dei cittadini.

Il riferimento iniziale è quello relativo ad una sorta di spionaggio mediatico della gente del nostro Paese per il quale il governo ha mobilitato le forze della disinformazione’ che avrebbero condizionato i cittadini. Si è trattato di una specie di commissariamento delle libertà costituzionali avocate da un regime sanitario; regime finalizzato ad un bombardamento mediatico improntato sulla paura, per subornare le menti delle persone con una assurda propaganda meritocratica delle azioni di governo.

La On. Cunial con una vigorosa argomentazione, sottolinea il comportamento ipocrita degli stessi parlamentari a fronte delle attuali esigenze, i quali con le loro decisioni politiche prima eliminano quasi la metà delle strutture sanitarie pubbliche di emergenza e per poi lamentarsi di esserne privi e di avere le mani legate ma non per speculare su questa stessa situazione, a favore dei privati.

Una rivelazione sconvolgente

Prosegue poi le sue puntualizzazioni sul servizio sanitario, precisando una notizia che fa trasalire coloro che non sapevano in tema di vaccini – sempre che la notizia corrisponda alla realtà – il gravissimo fatto che esistano ampie evidenze che le precedenti vaccinazioni antinfluenzali stiano comportando il 40% di casi di covid-19 in più, per interferenza virale rispetto a quelli causati dalla pandemia.

Nel suo discorso, l’On. Cunial ritiene che anche in questo contesto di pericolosità ambientale alimentata da una sorta di inquisizione sulle condizioni di salute di ciascuno, il governo non si farà scrupolo ad obbligare non appena avrà l’opportunità, militari ,medici, poliziotti e quant’altri alla sperimentazione del futuro vaccino anticovid-19; vaccino che non servirà allo scopo a causa delle continue mutazioni del virus. Ma a fronte di quanto affermato sulle concause di aggravamento sulle infezioni virali, si deduce che queste vaccinazioni si ritorceranno contro gli stessi per le conseguenze da lei stessa citate, di oltre un terzo di casi in più rispetto a quelli naturali.

Considerato poi che il coronavirus è un gioco politico tra Cina e Stati Uniti, deduce che gli esponenti di governo e di partito siano responsabili di aver condizionato i nostri comportamenti ai giochi politici tra le due potenze. Questo, ai fini politici di sacrificare il risultato delle nostre ricerche d’avanguardia in campo scientifico in cambio di un pugno di dollari o di yuan.

A tanto pessimismo l’On. Cunial conclude che a fronte dell’ordine del giorno che lei ed altri sono riusciti a far approvare dall’ esecutivo, dovrà essere costituita una commissione di professionisti esperti nel settore pluridisciplinare medico, scientifico, e giuridico sugli effetti delle radiazioni TLC delle frequenze da 4 e da 5 GHz.

Si tratta della verifica degli esiti biologici negativi e interferenti sull’insorgenza di malattie che la stessa onorevole aveva precedentemente accennato, quale possibile concausa dell’aggravamento dell’attuale pandemia e non solo.

L’intervento si conclude con applausi di una buona parte dell’aula anche per il coraggio di sfida dimostrato verso le istituzioni imperanti.

Per noi cittadini e pazienti secondo quanto riferito dalla stessa On. Cunial non resterebbe che prendere atto di essere considerati oggetto di esperimenti comportamentali tra la vita, la morte o l’ assuefazione alle potenti lobby del contesto politico mondiale.

Il valore della vita

A questo punto non resta che rimanere con i piedi per terra, cominciando a chiedere la conferma se l’incidenza della patologia in corso si è realmente incrementata di un terzo tra coloro che sono stati sottoposti a vaccinazione.

Se così fosse il fatto sarebbe sconvolgente, tanto da rimettere in discussione anche l’obbligatorietà delle vaccinazioni e soprattutto le responsabilità non soltanto degli untori ma soprattutto di coloro che sapevano ma che per i loro interessi, hanno invece taciuto.

Noi ci proponiamo di risentire in Parlamento ancora l’On Cunial, cosa avrà da riferite sui lavori della preannunciata commissione. Non vorremmo che ancora una volta, senza prima informare i cittadini, siano gli stessi personaggi politici a decidere in tema salute, sui diritti soggettivi e inalienabile di noi tutti.

l'ECONOMICO

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