Il sangue diventa sempre più viscoso dopo il vaccino. Ecco lo studio ufficiale che lo conferma

di Marcello Pamio
Qualche mese fa l’attore Enrico Montesano in un video aveva affermato che il sangue donato dai vaccinati in alcuni casi coagulava nelle sacche.
Apriti cielo, aveva messo il dito nell’emato-business faraonico…
Il presidente di Avis Gianpietro Briola è dovuto infatti intervenire subito dichiarando che tali affermazioni sono «pericolose per la salute pubblica e lesive dell’impegno dell’associazione e dei donatori». Ha ricordato che «donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo».
Chiusa la polemica.
Peccato che gli studi sostengono quanto detto da Montesano. Eccone uno: “Expected Viscosity After COVID-19 Vaccination, Hyperviscosity and Previous COVID-19”, pubblicato dalla rivista medica “Clinical and Applied Thrombosis-Hemostasis”.
In pratica: «il coagulo dopo la vaccinazione è un importante problema clinico emergente in alcuni soggetti vaccinati», anche se «la causa del coagulo sanguigno post vaccinazione non è nota».
Ma la cosa inquietante è la viscosità del sangue, che nelle persone non vaccinate dello studio andavano da 1,4 – 1,5 cp., e le immunoglobuline erano sotto i 545 mg/dl per tutti i casi analizzati. Dopo il siero invece le immunoglobuline sono schizzate a 6.160 mg/dl e la viscosità a 2,6 cp.
Quindi la viscosità del sangue è raddoppiata nel vaccinato!
Ma tranquilli va tutto benissimo, garantiscono Pfizer, Moderna, J&J e AstraZeneca, anche perché ci hanno messo gentilmente a disposizione i fluidificanti chimici.

l'ECONOMICO

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