Caos Sanità: cittadini senza medico Asl, e maxi ambulatori

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castronibanner728x90Caos Sanità. I cittadini del Belpaese rischiano seriamente di restare sospesi nel limbo, senza più medico di base, ne servizio di guardia medica notturna. All’orizzonte si scorgono le AFT (Aggregazioni Ter­ritoriali Funzionali), un nuovo modello organizzativo, sulla carta atto a favorire ampia reperibilità dei camici bianchi, dalle 8 alle 24, ogni giorno della settimana. Poi, dalla mezzanotte fino alle 8 del mattino, con la guardia medica notturna in soffitta, ci si dovrà recare gioco­forza nei pronto soccorso o ricorrere al 118. Per i facoltosi nessun problema ci sono le guardie mediche in regime privato. E compli­menti di cuore ministra Lorenzin, per aver partorito soluzioni sem­pre più a carattere demenziale. E già, perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, recita un saggio proverbio popolare. Così sotto con la propaganda Aft panacea di tutti i malati. Ma contro già molti sindacati dei medici. Semplice supporre, inoltre, per 16 ore al gior­no, sette su sette, nessun operatore si renderà mai disponibile: si daranno malati, disattiveranno il cellulare, e tanti saluti.

MEDICI-1Ora procediamo con ordine: 1)Terminato il turno del proprio medico di fiducia, ce ne sarà un altro, collegato ad un data base che con­sentirà in qualsiasi momento di avere sottomano il profilo sanitario dell’assistito. “Nelle grandi città, spiega il segretario dei medici di medicina generale Fimmg, Giacomo Milillo, basterà rivolgersi allo stesso studio al quale si è abituati ad andare in visita, mentre nei piccoli centri, finito il turno dell’ex medico di base ci si dovrà sposta­re nel vicino studio che gli subentrerà”. Le AFT, delle quali faranno parte medici di famiglia, ex guardie mediche, pediatri e specialisti ambulatoriali (quali!!) avranno un bacino di utenza non superiore ai 20.000 abitanti. La creazione dei nuovi maxi-ambulatori restano un sogno della Lo­renzin&C: Ecco perché:1) Chi pagherà i costi delle maxi-strutture 2) Quale il numero minimo dei medici presenti in struttura 3) Quale il criterio di collocazione dei medici esclusi ; 4) A chi spetterà il con­trollo 5) Quando il progetto sarà esecutivo.

Abbiamo interpellato un medico di base, senza peli sulla lingua ci ha confidato: “Siamo in 4, ma alla mezzanotte non ci arriva nessu­no. Chi di caos ferisce di caos perisce.

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