Regimi totalitari: gli imperi religiosi
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Regimi totalitari: le religioni. L’umanità da quando è stata in grado di capire, con il linguaggio, segni e scrittura, ha sempre rivolto lo sguardo al creato, e non potendo dare una risposta sulla motivazione della Terra e dell’Universo visibile, ha iniziato dapprima ad adorare qualcosa, come il Sole o la Luna, poi le divinità, gli dei, ecc, fino alla discesa di Cristo, poi di Maometto ed altri, a seconda dei luoghi. I tutori delle religioni hanno dettato ed imposto le loro regole, piuttosto che far capire qualcosa al popolo ignorante. I presunti dotti erano e sono rimasti loro, e continuano a fare il bello, e cattivo tempo sotto il vessillo dei dogmi, sorti da varie interpretazioni di comodo. Ma nessuno di lor signori ha mai spiegato il perché sui profeti, a partire dall’anno zero , dalla discesa di Cristo in Terra fino a Maometto. E tutti gli umani prima delle grandi religioni, da che parte sono andati dopo morti? Nessuno è in grado di dare una risposta. E così sono nati i crocefissi, i veli in testa alle donne, se non i burka, gli anatemi, le abiure, le scomuniche, le condanne a morte, le Crociate, e quant’altro, fino ai giorni d’oggi con l’Isis che fa strage di innocenti in nome di Allah è grande. La vergogna non esiste più, nemmeno l’anima. Le religioni dovrebbero essere foriere di amore, di fratellanza, piuttosto che di condanne. Gli unici in grado, almeno nel cattolicesimo, di donare amore sono i francescani, da S.Francesco a Padre Pio da Pietralcina, che senza lussi di vesti, e con la mano tesa hanno donato e donano sollievo ai bisognosi. Però le pecore vanno ricondotte all’ovile, altrimenti si perdono, e rischiano di finire in bocca ai lupi. Ed è questo il punto di partenza di codesti regimi e del loro immenso potere, studiato a tavolino. Se solo si pensa che il Vaticano possiede oro per un contro valore di 1280 miliardi di euro in forzieri sparsi per il mondo, ed immobili per 2.000 miliardi di euro , ben si comprende che non siamo nella trasmissione televisiva di Scherzi a parte.
Questi beni, perché non si spendono o si mettono a frutto, almeno in parte, al servizio dei poveri? Lo stendardo religioso, se tale fosse, dovrebbe essere unico, con impresso: “Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi”. Troppo semplice, no? Infine, per rimanere in tema, qualcuno dei porporati imbellettati ha mai pensato a come potrebbe avvenire il riconoscimento dell’anima? Certamente no. Personalmente ho provato a cercare delle soluzioni, descritte in uno dei miei romanzi “Partita a scacchi con Dio” editrice Sovera, esaurito. Le cose non stanno affatto come raccontano le religioni. Se, poi, desiderate approfondire, ecco la mia ultima fatica letteraria “Il colpo d’ala”, editrice Cultura e dintorni, ordinabile online presso la casa editrice.