Scandalo scuola: bimbi autistici gestiti da Coop

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castronibanner728x90Scandalo scuola, bimbi autistici gestiti da Coop. I bambini autistici, nella maggior parte dei casi, vengono seguiti nel loro percorso sco­lastico da insegnanti di sostegno qualificati, assunti, però, da coo­perative che ne assistono il percorso, con contratti a tempo determi­nato, senza concorso, e che, però, stranamente, vengono pagati a stagione. Così il servizio pubblico risparmia tre mesi di stipendi, pe­raltro inferiori a quanto percepito dagli insegnanti di ruolo. Inoltre, sulle assunzioni di codesto personale, chi controlla? C’è persino ri­schio di licenziamento grazie al jobs act, per coloro che tentano di far valere i propri diritti. Un vero e proprio scandalo.

I dati del Ministero dell’Istruzione, e in particolare quelli provenienti dal Dipartimento per l’Istruzione Speciale, mostrano un significativo aumento della diffusione dell’autismo tra i bambini, e specialmente tra quelli nati tra il 1987 e il 1992. L’incidenza e prevalenza indicano che il momento di intro­duzione dei vaccini e le modificazioni nel tipo e nell’incremento del numero dei vaccini inoculati contemporaneamente implica che i vaccini sono causa di autismo. Molti genitori affermano, difatti che lo sviluppo dei loro figli era normale finché non hanno fatto i vaccini all’età di circa 18 mesi. L’autismo ha raggiunto proporzioni epidemi­che. È evidente una situazione di pericolo per le future generazioni. In italia, tra l’altro, mancano le scuole Aba. Si tratta di un metodo di ricerca per modifica su principi del comportamentismo dell’ambien­te, atta a stimolare un tipo di risposta. Più figure professionali entra­no in gioco tra cui specialisti in psichiatria psicoterapia e operatori. Il suo costo è di circa 1300/1500€ al mese.

Su queste problematiche scandalo, abbiamo ascoltato il parere della Dottoressa Fiorella Corbi, Educatrice Professionale ed Esperta della Formazione.

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Qual’è la sua definizione di autismo?

Il termine autismo proviene dal ted. Autismus, derivato del gr. αὐτός «stesso» (termine coniato dallo psichiatra svizzero. E. Bleu­ler). Trattasi dell’estrema chiusura dell’umanità “non accolta”, nell’ambiente che lo circonda. Puntualizzo per Ambiente intendo tut­to ciò che circonda all’umano dall’atto di concepimento fino a fine ultimo, per cui integro anche la comunicazione chimica tra madre e feto, topos in nuge ove risiede la programmazione dell’economia ovattata fisiologica. Oggigiorno la peste emozionale dilaga in ogni angolo e l’autismo è un suo prodotto, di rado si contempla l’eteroge­neità e la peculiarità, la nostra società evita di considerare i diversa­mente abili come risorsa, per cui si instaura la tendenza a vedere il “diverso” come non conforme alla massa e qui scatta la pseudo economia monetizzante, intendo il corpo. Oggigiorno la peste emo­zionale dilaga in ogni angolo e l’autismo è un suo prodotto, di rado si contempla l’eterogeneità e la peculiarità, la nostra società evita di considerare i diversamente abili come risorsa, per cui si instaura la tendenza a vedere il “diverso” come non conforme alla massa e qui scatta la pseudo economia monetizzante. Uno scandalo perpetrato.

Quali gli interventi terapeutici migliori che non soffrano delle interferenze delle Big Pharma?

L’umano è l’animale pensante per cui opto per interventi altamente individualizzati che permettano il contatto con la natura e l’intera­zione prossimale scandita da semplificazione procedurale e inco­raggiamenti continui e al soggetto e al suo nucleo di appartenenza. Eviterei nel modo più assoluto la somministrazione di farmaci. I soggetti che il DSMV categorizza in questa nicchia rappresentano una sfida per l’educatore creativo che espleta il suo lavoro con co­scienza e vocazione.

È cosi necessario il DMSV?

Utilizzando le medesime parole del DMSV credo che si possa de­scrivere la nostra compagine temporale sotto la dicitura “spettro au­tistico”: infatti ciascuno di noi ha deficit nella reciprocità sociale-emozionale, che vanno da anomalie nell’approccio sociale e difficol­tà nell’avere una normale reciprocità nella conversazione, ad una ri­dotta capacità di condivisione degli interessi, delle emozioni, dell’affetto, fino alla totale assenza di avvio dell’interazione sociale. Nell’era del villaggio globale assistiamo ad una scarsa integrazione tra comunicazione verbale e non verbale, ad anomalie nel contatto visivo e nel linguaggio corporeo, o deficit nella comprensione e nell’uso della comunicazione non verbale, fino alla totale mancanza di espressioni facciali o della gestualità Fino poi a giungere a diffi­coltà di adattamento del comportamento ai differenti contesti sociali, alle difficoltà nella partecipazione al gioco immaginativo e nel fare amicizia, fino ad un apparente disinteresse per le persone. Siamo allora tutti disturbati??? Forse si

83db7308-312e-4601-9d03-11080123abc5_xl (1)La scuola funzionerebbe meglio con più libri e meno speciali­sti?

Cosa intende lei per scuola? L’istituzione solo o i vincitori dello pseudo concorso? Perchè la domanda di per sè ha un gap all’inter­no, la scuola è associata ai libri e la specialistica è l’arte dell’inse­gnamento che non tutti hanno si ha solo il titolo per guadagnare con un lavoro che magari non è tagliato addosso. Dovremmo tornare alla scuola pensata da Gentile che informava le generazioni adve­nientes. Alla crisi di civiltà occorre rispondere con la civiltà dell’amo­re, fondata sui valori universali di pace, solidarietà, giustizia a liber­tà in semeiosi cosciente e tecnologicamente viva ed efficace.

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