Nureyev e lo sguardo ultra futuro di Eleonora Abbagnato

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castronibanner728x90Nureyev e lo sguardo ultra futuro. Eleonora Abbagnato, madrina dell’ensemble capitolino del balletto, ha offerto tre serate d’amarcord alle Terme di Caracalla: il grande repertorio siglato da Rudolf Nureyev in persona si volge testa al passato, e iridi al futuro, col brio delle direzioni artistiche più a la page di questi tempi. L’etoile, ha posto brillantemente in essere, tre estratti di altrettanti titoli coreografati dal tartaro volante, restituendo voce all’intero terzo atto di Raymonda, a Il Lago dei Cigni nelle scene de La Polonaise del primo atto, e del pas de trois del cigno nero del terzo atto, per chiudere con il terzo atto de La Bayadere, giusto a sentenziare l’appartenenza di Nureyev al novero dei più grandi coreografi quali Marius Petipa, padre padrone di gran parte del repertorio di balletto ottocentesco. Figura eclettica e di grandissima cultura, indubbiamente il più acclamato danzatore del XX secolo. “La danza è tutta la mia vita”, ripeteva sempre Rudolf Nureyev. “Esiste in me una predestinazione, uno spirito che non tutti hanno. Devo portare fino in fondo questo destino: intrapresa questa via non si può più tornare indietro. E’ la mia condanna forse, ma anche la mia felicità. Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei “quando avrò finito di vivere”.

Nureyev-and-FonteynLa Serata Nureyev è uno degli appuntamenti salienti per la messinscena del repertorio ottocentesco, soprattutto per la predilezione del grande ballerino per i titoli di Marius Petipa. Eleonora Abbagnato, importata forse troppe volte al di qua delle Alpi, trova la sua musa ispiratrice in Patricia Ruanne. Etoile a Parigi e direttrice artistica a Roma, “ l’Angelo sulle punte” ricopre i due ruoli coevi da un bel po’ di tempo ormai, scompaginando la tradizione nostrana che vede di rado due piedi in una sola..scarpetta. La siciliana è da anni sulla cresta dell’onda parigina, interpretando il repertorio classico e soprattutto contemporaneo con un sorriso sornione e consensi qua e là lungo la Senna. A noi piace vedere la donna e l’artista amalgamate talmente bene da regalarci visioni di puro piacere da sospendere il respiro.

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