Grillo non canta più. I nuovi direttori Rai brindano proni a Renzi
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Grillo non canta più, e vorremmo conoscerne il perché. Che scriva post quotidiani sul blog non può, e non deve esser sufficiente. Perché continua a fuggire dalla Tv, seppur persona colta, e dalle frecciate al curaro? Non è gradito alle tavole imbandite dei salotti talk show? Qualche aperto confronto all’arma bianca sarebbe d’auspicio; finanche non piovessero coriandoli. Forse è nella morsa di minacce velate, e non, di matrice forte ed occulta, ed ergo costretto a delegare i sui suoi alfieri? Siamo dell’idea che dovrebbe dar seguito alla sua battaglia, non soltanto con le esilaranti gags a teatro, ma anche con la presenza sui teleschermi. Ora in Rai c’è stato il waltzer dei direttori, eccezion fatta per Mario Orfeo al Tg1 e Vincenzo Morgante al Tgr. La simbiosi con il presidente Renzi è stabilita. La comunista Bianca Berlinguer esautorata; al suo posto il più moderato Luca Mazzà (ex mio praticante, come Susanna Petruni, vicedirettore del Tg1, nel quotidiano Il Globo, così come Carlo Albertazzi, vicedirettore al GR1). In quei giorni, per entrare in Rai non vi erano concorsi indetti, si accedeva solo con forti raccomandazioni d’impronta politica. Il sottoscritto, laureato in Economia e Commercio, vi ha lavorato per un beve periodo, rassegnando le dimissioni, dopo aver constatato sul campo, la burocrazia invadente che preclude ogni spazio alla professionalità, lasciando invece campo libero a notizie ed accadimenti di dominio pubblico, senza che altre idee potessero confluire, o si potesse indagare oltre. Le disposizioni dall’alto permeavano la struttura, e la disobbedienza poteva costar davvero cara. Ora nulla è cambiato, la Berlinguer, che ha cercato nel TG3 di scavare, talvolta, un po più a fondo, anche in contrasto con i governi di turno, è stata rimossa, relegata in un trasmissione di scorta ideata da Santoro (che non apparirà in video), una striscia di approfondimento dalle 18,30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Rai3. I senatori della minoranza Dem, in Commissione Vigilanza, Miguel Gotor e Federico Fornaro, si sono dimessi ed hanno parlato di “occupazione governativa del servizio pubblico”. La pesante reazione da parte della Federazione della Stampa e del sindacato Usigrai non si è fatta attendere: “E’ ormai evidente che non esiste nessun piano. Così come è chiaro che esisteva solo la necessità di occupare nuove poltrone. Si chiamino le cose con il loro nome: occupazione di posti e pura lottizzazione”. Le altre caselle occupate riguardano: Ida Colucci, vicedirettrice al Tg” dal 2009, promossa direttrice; Andrea Montanari, vicedirettore Tg1 che passa a dirigere il Giornale Radio; Nicoletta Manzione, caporedattore esteri al TG1 e corrispondente da Berlino, nuova direttrice di Rai Parlamento. Rien ne va plus. I Giochi LottoRenziani sono inaugurati.