Premier Renzi solo due chance: Eurexit o subito dimissioni
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Premier Renzi ha solo due vie da percorrere, uscire dall’Euro o dimettersi. Borse a picco martedì 2 Agosto. Mps perde il 16%, le Popolari tra il 12-10%, mentre l’altra sorvegliata speciale, Unicredit, il 7,6%. Meglio Intesa che ha lasciato sul tappeto il 3,8%. Se Atene piange, Sparta non ride, anche le banche europee hanno ceduto il passo, ma a perdite contenute. L’analisi sui perché l’abbiamo fatta in un articolo pubblicato Lunedì scorso. Nella giornata del 3 Agosto, le banche a Piazza Affari hanno tentato il recupero, ed a metà mattinata Mps segnava un +2% ed Unicredit il 3%, per poi calare rispettivamente a +1,31% ed 1,68%, mentre Intesa ha guadagnato lo 0,22%. Presa visione, la situazione è grave e non è più il momento di esitazioni; o si mostrano i muscoli alla Merkel, e a chi vuole ridurci a colonia governata dai paesi forti, oppure occorre uscire d’impatto dalla moneta unica. Referendum ed Italicum sono falsi problemi, per gettare fumo negli occhi. L’Italia resta un paese ingessato da lungaggini burocratiche, e magistratura lumaca. Troppi arresti domiciliari, mentre evasione fiscale e corruzione restano i veri padroni. Ed il PD cosa fa? Niente di meglio che accusare la neo sindaca Raggi di quisquilie che nulla hanno a che vedere con la politica nazionale, dimenticando, altresì, il perpetuo saccheggio di Roma da parte di tutte le precedenti amministrazioni. Il Governo, premier in testa, dovrebbero premere l’acceleratore, oppure la destinazione finale saranno le dimissioni coatte. Oggi, intanto, le banche sono rimaste al palo, con margini di guadagno irrisori, mentre il Governatore di Bankitalia, Visco, ha avuto ardire di sottolineare che i rischi per le banche non esistono, eccettuato Mps, su cui si sta provvedendo. I rischi per il sistema sono sovrastimati dai mercati. La risposta al Governatore giunge da Luigi Gingales, economista della University of Chicago, il quale sostiene che il problema delle banche italiane non può essere gestito caso per caso, ma “va risolto in modo definitivo”. Come?. Con l’intervento dello Stato, con aumenti di capitale tra i 40-50 miliardi.