Governo: l’unico accordo possibile è tra M5S e centrodestra. Le alternative possibili
Governo: l’unico accordo possibile è tra M5S e centrodestra. Le alternative possibili. Il Pd, come al solito,con la puzza sotto il naso, sentenzia di voler restare all’opposizione. Personalmente ce lo lascerei, così finirebbero di cadere gli ultimi mattoni del muro di falsità costruito fino ad oggi.
Un partito senza idee valide, solo capace di mance ( bonus), che da sole non sono servite a nulla.
Per non parlare del jobs act , oltre che di tutte le numerose normative a favore delle banche, che tra l’altro hanno portato migliaia di persone sul lastrico, e qualcuno ci ha rimesso anche la vita.
Dunque, alcune linee guida di M5S e centrodestra, ancor più di Salvini, potrebbero anche prendere corpo.
Si stabiliscono alcune tematiche fondamentali similari da poter concretizzare in breve tempo ( uno, due anni) oltre che una nuova legge elettorale in grado di far uscire dalle urne un vincitore in grado di poter governare per un quinquennio.
Si parte dai Presidenti delle due Camere, una al M5S ed una alla Lega. Poi, un governo possibile, con Salvini Presidente del Consiglio e Di Maio vicepresidente.
A conclusione del varo del primo pacchetto di misure urgenti, per dare respiro al Paese, si potrà decidere se proseguire, od andare a nuove elezioni. Ora dato che sia Di Maio che Salvini vorrebbero dare una bella scossa energetica all’Italia, sarebbe il caso di non sprecare l’occasione, anche per dimostrare che il governo del fare è diventato realtà.
Si vuole provare? Personalmente sarei favorevole, anche perché gli italiani sono stufi delle chiacchiere e vogliono fatti concreti.
Se poi si vuole continuare sulla strada di chi sia il migliore, senza una nuova legge elettorale ci si ritroverebbe punto e a capo.
D’altronde, un governo del fare, M5S- centrodestra, assesterebbe il colpo fatale al Pd.
Comunque, se proprio si dovesse decidere di andare ad elezioni anticipate, ciò è possibile, perché non occorre un governo. Insediati i due Presidenti delle Camere si può varare una nuova legge elettorale. I numeri ci sono.
Intanto a Bruxelles, Padoan prova a fare del terrorismo : “Non so che succederà in Italia”. Meglio se avesse detto: “ Non so che fine farà il Pd”.