Padoan choc! Falso in bilancio. Paralisi assistenza Ssn
Padoan choc! Il 15 settembre scorso si parlava di tagli alla sanità per 1,5 miliardi, smentiti furiosamente dal governo. Oggi si scopre che il ministro dell’Economia Padoan intende limitare l’aumento del Fondo Sanitario Nazionale per il 2017 a soli 500 milioni in luogo dei due miliardi previsti. Generando così tagli alla sanità per 1,5 miliardi. Tutto parte da sette miliardi di coperture mancanti alla Legge di Stabilità 2017, poco più della differenza fra il 2 per cento di deficit indicato nel Documento di economia e finanza e il 2,4 chiesto alla Commissione. Si profila un accordo con Bruxelles che consenta di portare il deficit al 2,2% del PIL invece di lasciarlo al 2,4% come da richiesta del governo italiano. Quel che resterà sarà coperto da tagli di spesa che si sommeranno ai 2,6 miliardi già annunciati. Da tempo le indiscrezioni indicano riduzioni di spesa non inferiori a 4-5 miliardi. Di questi, 1,5 miliardi saranno chiesti alla sanità. E questo per le Regioni significa che non si applicherebbero i piani LEA, ovvero i livelli essenziali di assistenza approvati in Parlamento. Il che significherebbe dire addio a molte cose utili per gli assistiti d’Italia, come l’esenzione dai ticket per chi soffre di broncopolmonite cronica o malattie renali gravi. Con il loro congelamento andrebbe in naftalina la rimborsabilità in tutte le regioni italiane dell’eterologa. Stessa sorte toccherebbe al Piano vaccini tanto invocato da medici e società scientifiche. Uno stop che significherebbe dire addio alla gratuità delle immunizzazioni: contro il papilloma virus anche per i maschietti tra i 12 e i 18 anni; l’anti-meningococco b per i bambini ai primi mesi di vita; l’anti-pneumococcico, che immunizza gli ultra sessantacinquenni da polmoniti e meningiti; l’anti erpes zoster; il vaccino contro la varicella, che oggi alcune regioni continuano a far pagare e che va fatto al 15° mese di vita, con richiami al sesto anno e tra i 12 e i 18 anni. E poi salterebbero gli accertamenti gratuiti per i celiaci, i nuovi scooter a quattro ruote per i disabili, tutta una serie di ausili informatici per consentire di comunicare a chi ha gravi disabilità Per non parlare delle nuove 110 malattie rare che resterebbero escluse dal paradiso della rimborsabilità. Tutte cose che costano 800 milioni. Già finanziati nel 2015 con soldi ma che le regioni giudicano insufficienti se le risorse dovessero fermarsi a quota 111 miliardi o poco più. Stesso discorso vale per i farmaci innovativi, a favore dei quali c’è un fondo vincolato di 500 milioni. Giudicati insufficienti a fronte dell’ondata di pillole d’oro, soprattutto farmaci oncologici da 100mila euro a ciclo terapeutico. Per le assunzioni di medici e infermieri poi al momento ci sono solo 300 milioni stanziati però per tutta la pubblica amministrazione. Briciole per la sanità, che ha più che mai bisogno di ripopolare ospedali e ambulatori medici sempre più a corto di personale dopo anni di blocchi del turn over. Ma per assumere 10 mila sanitari secondo le regioni servirebbero 400 milioni solo per il comparto sanitario.
Difficile in queste condizioni immaginare di trovare risorse anche per il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, che prometteva studi aperti 16 ore al giorno sette giorni su sette. Ma perché la sanità? Nell’anno fiscale 2016 è andata a regime la sbandierata riduzione dell’IRAP, che ha provocato una riduzione del gettito di 28,1 miliardi di euro. E’ bene sapere che l’IRAP ha assorbito il contributo al servizio sanitario nazionale, che i datori di lavoro versavano per conto dei lavoratori; infatti il 90% del reddito viene assegnato alle Regioni allo scopo di finanziare il Fondo sanitario nazionale. Il buco nei conti del SSN, quindi, è provocato dall’ennesimo regalo fatto dal governo agli imprenditori, e questo regalo verrà pagato da tutti con i ticket, con le attese ai pronto soccorso o per le prestazioni, in un peggioramento generale del servizio, che prima o poi andrà ad incidere sulle aspettative di vita. Padoan contro Lorenzin si prospettano scintille tra i due nel prossimo incontro vis a vis.