Nuova Agenzia Entrate più potente ed incisiva di Equitalia

agenzia-entrate-1Nuova Agenzia Entrate. La manovra che doveva togliere di mezzo Equitalia e garantire così un rapporto di maggiore collaborazione con il contribuente rivela ora le sue carte nascoste. Agenzia delle Entrate-Riscossione, sarà molto più forte ed incisiva rispetto a Equitalia stessa, con poteri superiori in materia di indagini e di riscossione. Si avvarrà dei penetranti poteri già a disposizione dell’Agenzia delle Entrate (come ad esempio l’accesso alle banche dati degli enti creditori) e che erano invece interdetti a Equitalia. Equitalia sparirà il prossimo 1° luglio 2017 e al suo posto nascerà «Agenzia delle entrate-Riscossione», un ente pubblico economico sotto vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il presidente di Agenzia delle Entrate-Riscossione sarà il direttore dell’Agenzia. Il che la dice tutta sull’accentramento di poteri, in un unico soggetto: se prima l’Agenzia delle Entrate gestiva solo l’accertamento della riscossione, ora regolerà anche la successiva fase di riscossione coattiva. Insomma, dalle «carte» ai «fatti».I vecchi crediti di Equitalia e le cartelle già notificate in tutti questi anni passano in automatico ad Agenzia delle Entrate-Riscossione, che li eredita. Il decreto stabilisce che il nuovo ente è autorizzato ad avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato competente per territorio, ma potrà stare in giudizio avvalendosi direttamente di propri dipendenti davanti al tribunale e al giudice di pace, salvo che, ove vengano in rilievo questioni di massima o aventi notevoli riflessi economici, l’Avvocatura dello Stato competente per territorio, sentito l’ente, assuma direttamente la trattazione della causa.

Più poteri in fase di riscossione. Il punto nodale è, invece, che il nuovo ente avrà molti più poteri rispetto al predecessore. Il decreto legge, infatti, consente ad Agenzia delle Entrate-Riscossione di utilizzare banche dati e informazioni già in uso all’Agenzia delle Entrate, ma il cui accesso era invece interdetto a Equitalia, al fine di realizzare al meglio il recupero forzato delle tasse non pagate. A decorrere dal 1° gennaio 2017, l’Agenzia delle entrate, a differenza di Equitalia, può incidere maggiormente attraverso l’utilizzo di banche dati e le informazioni alle quali è autorizzata ad accedere sulla base di specifiche disposizioni di legge, anche ai fini dell’esercizio delle funzioni   relative   alla   riscossione nazionale di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248. All’articolo 72-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, dopo il comma 2-bis, è inserito il seguente: «2-ter. Ai medesimi fini previsti dai commi precedenti, l’Agenzia delle entrate può acquisire le informazioni relative ai rapporti di lavoro o di impiego, accedendo direttamente, in via telematica, alle specifiche banche dati dell’Istituto nazionale della previdenza sociale. La nuova Agenzia delle entrate-Riscossione è autorizzata ad accedere e utilizzare i dati di cui al presente articolo per i propri compiti di istituto. Dunque, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione avrà più poteri di indagine nello scovare i redditi nascosti dei debitori, poteri consistenti nella possibilità di accedere a tutti gli archivi e banche dati degli enti creditori, come Inps, Comuni, ecc.. Se prima tali poteri erano garantiti solo alla nuovaAgenzia delle Entrate, per meglio individuare le evasioni fiscali, ora gli stessi saranno utilizzabili nella fase successiva, quella del pignoramento. Così, Nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà acquisire le informazioni relative ai rapporti di lavoro o di impiego, accedendo direttamente, in via telematica, ai database dell’Inps.

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