Berlusconi vuole rimanere al potere. Ecco come. E Renzi prova a silurare Gentiloni
Berlusconi vuole rimanere al potere. E per farlo non stringerà alcun patto ne con Salvini ne con la Meloni, per andare, invece, alle elezioni con le mani libere ( a maggior ragione dopo la vittoria di Macron in Francia ). Forza Italia, secondo la visione berlusconiana punterebbe su Renzi, che a sua volta si è già spostato nel centro destra. Per cui per battere il M5S occorrerà , dopo le elezioni, poter essere liberi , per una accordo da inciucio con Renzi, che rimetterà il Cavaliere in pista. E purtroppo, dato che il M5S non vuole nessun accordo, rimarrà all’opposizione, anche se con tanti voti nel sacco. Dunque,le strategie vanno studiate a tavolino, altrimenti l’illusione rischia di rimanere tale. Pd e Fi approveranno sicuramente una legge elettorale che spiani la strada all’inciucio. E c’è da starne certi. Per cui o il M5S si trova un possibile alleato con cui condividere almeno una serie di punti base, oppure la grande giostra degli apparati politici lo lasceranno alla finestra.
Berlusconi non molla, Renzi prepara l’attacco contro Gentiloni

Intanto, Renzi avrebbe preparato un piano per far deragliare , tra breve, Gentiloni. Ed i primi siluri, a ben guardare, sono già giunti a destinazione,anche se ai più sono sfuggiti all’occhio. Di che si tratta? Renzi, mentre da una parte ha fatto finta di rassicurare il governo, sostenendo che resterà in carica fino a fine legislatura, dall’altra ha armato i suoi siluri, contro Gentiloni, di cui almeno un paio sono già andati a segno : 1) Quando Maria Elena Boschi ha comunicato a tutti i ministri che senza il suo placet nessun provvedimento sarebbe passato ; 2) l’approvazione della legge farlocca sulla legittima difesa, voluta dallo stesso Renzi, e subito dopo criticata.
Dunque, l’ex premier sta cercando in tutti i modi che Gentiloni si logori e che alla fine decida di dimettersi. La fretta di andare al più presto alle elezioni ( cioè dopo l’Estate) è dovuta al fatto che vuole anticipare sia le mosse della Toika che la legge finanziaria sui conti pubblici. Cioè prima che il popolo si possa rendere conto dello “ scolabrodo Italia”. E già, perché dopo occorrerà mettere mano nelle tasche degli italiani, volenti o nolenti, perché sia Bruxelles che Bankitalia, oltre che la Merkel, non saranno disponibili ad allargare ulteriormente le maglie della finanza. Ma a quel punto il governo Renzi sarebbe assicurato per altri cinque anni, mentre Berlusconi potrà andare il Tv a predicare le sue ricette magiche che non risolveranno un bel nulla. E il presenzialismo ad oltranza gli servirà sicuramente per cercare di provare a mantenersi giovane, alla faccia di tutti i disoccupati d’Italia e dei tantissimi giovani che non hanno più alcuna speranza di poter trova lavoro. Eccola la politica della trasparenza. Intanto deflagra il caso Boschi, che cercò di rifilare all’Unicredit Banca Marche, vicepresidente il padre, già decotta, nella speranza di salvarla dal crac. La conferma viene da un libro di Ferruccio De Bartoli, ex direttore del Corriere della Sera, e dal Fatto Quotidiano.E la Boschi, invece di dimettersi, come anche chiesto dal M5S, o di difendersi, fa spalluccia, ed annuncia querele. Ormai è chiaro chi sia il Pd ed i suoi manovratori.