Soros punta su Alitalia a “ braccetto” con i cinesi, con la benedizione di Gentiloni

Alitalia – Soros punta ad Alitalia, quale azionista della cinese Hainan Airlines, la prima compagnia aerea asiatica privata, fondata da Chen Feng. Nel 1995 Soros investì 25 milioni di dollari. Ci aveva visto giusto. Infatti, attualmente la compagnia vale oltre 80 miliardi di dollari, e la holding è così potente che ha acquistato anche il 9,9% di Deutsche Bank. Hainan Airlaines già opera a Roma, ma a differenza della tedesca Lufthansa , che è  ben posizionata nei voli a lungo raggio, con Alitalia punterebbe proprio ad estendere il raggio d’azione su Europa e sul continente.

Alitalia, Soros incontra Gentiloni per sondare il terreno

Soros punta su Alitalia a “ braccetto” con i cinesi, con la benedizione di Gentiloni
Soros punta su Alitalia a “ braccetto” con i cinesi, con la benedizione di Gentiloni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dunque, ecco spiegato l’incontro con il premier Gentiloni , dove, tra l’altro, si è anche parlato di immigrazione, perché le Ong , anche quelle che fanno capo a Soros, sono entrate nel dibattito politico nonché nel mirino della magistratura. Ma il finanziere ha anche parlato di ulteriori possibili investimenti in Italia , oltre che l’interesse manifestato per Alitalia. Due facce della stessa medaglia. Tra le altre ipotesi di lavoro per la compagnia di bandiera italiana, ci sarebbe anche quella di un possibile intervento della Qatar Airways , su cui sembrerebbe spingere Matteo Renzi, anche se il percorso sembra ad ostacoli perché ci dovrebbe essere una contropartita su energia e gas.

Infine, i rumors indicano anche l’americana Delta come possibile interessata ad Alitalia.Fatto sta , comunque, che chiunque sia il possibile acquirente , vorrà che la compagnia aerea sia stata rimessa in piedi, con un programma di rilancio che sicuramente passa anche attraverso il taglio dei costi, compresi quelli del personale. Per cui non ci sarà da meravigliarsi se i tre commissari appena nominati, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, decideranno di usare l’accetta pur di far quadrare i conti. Ed a proposito di costi, sembrerebbe , stando almeno ad indiscrezioni, che la parcella dei commissari per  6 mesi, dovrebbe attestarsi a 3,3 milioni di euro a testa.

E parlando di potenziali  sacrifici e tagli, è bene ricordare che anche Swiss e Sabena hanno subito pesanti sforbiciate per poter continuare a volare. La compagnia aerea svizzera, in particolare, prima di fallire aveva 71 mila dipendenti e 162 aerei, ed ora ne ha 100 mentre il personale è sceso a 10 mila unità. Dunque, ecco cosa potrà capitare ad Alitalia, anche se i dipendenti  si sono ridotti dai27 mila del 2001 agli attuali11 mila.

Intanto la Confconsumatori  precisa che le generiche rassicurazioni date dal commissario Alitalia, Luigi Gubitosi, non convincono affatto : i passeggeri hanno diritto ad avere specifiche e articolate informazioni.

Lascia un commento