Se Berlusconi capisse ancora qualcosa dovrebbe fondare un nuovo partito di centro, con dentro Toti, Calenda e Renzi
di Roberto Casalena
Berlusconi sempre più ondivago. Sta al centro, vicino alla destra di Meloni e Salvini, però appoggia alcune idee del Pd, soprattutto sul Mes ( 37 miliardi di euro dell’Europa da destinare alla Sanità).
Già, ma investimenti senza programmi. E qui casca l’asino, perché l’Italia è abituata a non programmare, ed esperta solo nei rattoppi. Roma docet.
Soprattutto le regioni del Sud, che non hanno saputo spendere i soldi messi a disposizione dalla Comunità europea, circa 36 miliardi non adoperati, che potevano essere immessi nel circuito economico, se si fossero avuti progetti, a partire da regioni e comuni.
Per cui stiamo parlando di aria fritta, e neanche profumata.
Per non parlare delle opere pubbliche, dove ci sono 120 miliardi di euro già stanziati e non spesi.
D’altronde un proverbio recita che il pesce puzza dalla testa. Appunto, Conte ed il suo governo Brancaleone, formato da incompetenti e dalla sete di poltrone redditizie. Della serie, e chi se ne frega del popolo sovrano.
Per non parlare di Mattarella, che ha avallato il governo Pd -M5S usando la colla, invece che il buon senso, e che verrà ricordato come un burocrate senza spina dorsale.
E tornando a Berlusconi, se non ha ancora capito che sarebbe il caso di dar vita ad un nuovo partito centrista, con dentro Toti, Calenda e Renzi, vuol dire che ha deciso la fine di FI, e che gli altri satelliti si spartiscano la torta.
Intanto, Conte “ il ducetto di carta” è in rotta di collisione con Gualtieri e Franceschini, che lo hanno attaccato frontalmente perché manca qualsiasi condivisione sui piani di economia e sviluppo.
Conte è in grado di procedere solo con rattoppi, senza alcuna strategia lungimirante per il paese.
Ed alla fine si ritroverà lui con le toppe sul sedere. Questo è certo. Ora occorre solo superare l’Estate, poi, tutti i nodi verranno al pettine.