Il Fisco visto dal M5S : cancellare il fiscal compact, e supertassa per i ricchi. Sentenza Cassazione contro cartelle Equitalia
Fisco – l programma fiscale M5S prevede di eliminare il fiscal compact, e una supertassa per i ricchi oltre che riforme della UE. Queste le principali indicazioni emerse dal convegno internazionale sul debito pubblico organizzato da Luigi Di Maio e dalla deputata Laura Castelli, alla presenza di Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Per quanto riguarda il fiscal compact ( una serie di regole previste da un accordo europeo per contenere il debito dei vari paesi ) il M5S sostiene che va eliminato e non ratificato, così da permettere investimenti extra deficit. E sempre in materia fiscale, il Movimento sta studiando la possibilità di introdurre una tassa mirata per i super paperoni, che rappresentano l’1% dei contribuenti, pensando ,inoltre, di innalzare la quota più alta dal 43 al 50%. Infine, per quanto riguarda l’Euro, il M5S non ha accantonato l’idea di poter convocare un referendum sulla permanenza o meno nell’Euro, anche se Di Maio ha sottolineato che però prima vanno rivisti i trattati.
Poi c’è ancora aperto il problema del salvataggio delle banche venete ( che tra immissione di liquidità per acquisire le sofferenze, oltre che le garanzie per le obbligazioni emesse costerà ai contribuenti circa 15 miliardi) , tanté che su 700 emendamenti presentati, e che stanno spaccando anche il Pd, ce ne sono ben 350 presentati dal M5S, anche se quasi sicuramente il governo chiederà la fiducia. Dulcis in fundo c’è anche la fusione tra Equitalia ed Agenzia delle Entrate, che il M5S vorrebbe cambiare, sia perché come è stata costituita è incostituzionale, per tutta una serie di motivi già riportati in un nostro precedente articolo, sia perché la stessa Equitalia, passando da un soggetto privato ad uno pubblico non dovrebbe mantenere in vita l’aggio, ossia la percentuale sulla riscossione riconosciuta prima per la sua attività, mentre , invece, stranamente, questa è l’unica cosa che è rimasta come era prima. Una buona notizia su Equitalia, invece, giunge dalla Cassazione, per chi ha debiti con la società. Infatti, con sentenza n 233397/16 la Corte ha chiarito il principio della prescrizione quinquennale dal momento della notifica. Cioè nella rottamazione queste cartelle non dovevano essere pagate. E sarebbe bene controllare, perché nella rottamazione , invece, potrebbero essere state inserite, sfruttando l’ignoranza della gente. L’avvocato Carlo Claps, presidente di Aldacon Consumatori , ha spiegato perché questa sentenza rappresenta una svolta positiva per i cittadini : “ I contribuenti potranno annullare migliaia di cartelle esattoriali prescritte, e, dunque, chiedere ad Equitalia l’estratto di ruolo, e verificare se le cartelle esattoriali sono riconducibili a debiti prescritti”. Per cui in tal caso se ne deve chiedere l’annullamento. Come? Presentando istanza di autotutela ad Equitalia e , per completezza all’Ente creditore. In caso di diniego occorre impugnare il provvedimento nei termini di legge. Quelli che hanno aderito alla sanatoria , però, potrebbero non avere più la possibilità di far valere la prescrizione. Ora si è capito il vero motivo della fretta del varo della rottamazione delle cartelle.