Grillo-Salvini a braccetto, almeno per due anni, per cambiare l’Italia
Grillo- Salvini a braccetto, almeno per due anni per cambiare l’Italia, poi si vedrà. E non a caso Di Maio è il candidato premier del M5S, meno ortodosso ed idealista di Fico , e ciò proprio in vista del dopo elezioni, i cui giochi tra Grillo e Salvini sarebbero già delineati. Si dirà, ma che ci azzeccano i due insieme? Ed invece si.
Entrambe le formazioni, M5S e Lega vogliono scrollarsi di dosso il vecchiume della politica, ed allo stesso tempo mettere in campo riforme serie, che ne il PD ed eventuali compagni di percorso sarebbero in grado di attuare , come neanche FI (leggasi Berlusconi, ormai al tramonto della fine della rovina Italica). Berlusconi, tra l’altro ha rivendicato che il centro destra è nato con lui , ma si è scordato , forse data l’età, che si è occupato più delle olgettine che dei problemi degli italiani.
Prova ne sia che quando è stato al governo con una maggioranza assoluta è riuscito a combinare ben poco, occupato tra l’altro tra vari processi ,e non è riuscito neanche a varare una riforma fiscale seria , ne quella della magistratura, ma, anzi, alla fine è stato costretto a dimettersi perché lo spread si era infuocato, probabilmente anche grazie alla Merkel. E non a caso è giunto poi Mario Monti, peggio che andare di notte.
Ma alla Germania ed al mondo dei banchieri e finanza andava bene, perché doveva poter usare il bisturi, oltre che cedere importanti imprese di Stato e non. E così è stato. Poi è giunto Renzi, altro non eletto, ma sempre una creatura della finanza internazionale, che ha tirato dritto seguendo i loro consigli o dictat. Infine, Gentiloni, fotocopia dell’ex premier, ma nulla è cambiato. Le solite chiacchiere da dare in pasto alla banda di italiani dormienti.
Il M5S ha squarciato le nuvole, e finalmente le stelle sono ricomparse a popolare il cielo. Ma da solo, anche se vincesse, non avrà i numeri per poter governare. Ecco dunque, spuntare l’idea di Grillo. E’ vero che siamo puri, ma in un certo senso anche Salvini lo è. Ed entrambi vogliono che le cose cambino realmente. E dato che il doppiopettista Berlusca ancora insiste nel tentativo di voler essere lui il capo carovana, c’è il rischio che alla fine ( con un accordo tacito con Grillo) la Lega si presenti da sola alle elezioni, e che quindi, lasci Berlusconi a bocca asciutta, e se ne vada a braccetto, poi, con il M5S.
I principali punti di accordo sarebbero i seguenti:
riordino del Fisco , della Giustizia e del mercato del lavoro (compresa abolizione legge Fornero) ;
mettere mano seriamente al problema clandestini ( altro che jus soli); creare sviluppo ed occupazione;
braccio di ferro con la Germania, e non solo, per cambiare le regole europee.
Ce la farebbero insieme? Sicuramente si. D’altronde, Gianroberto Casaleggio che aveva la vista lunga oltre che intuito,aveva già auspicato un possibile asse M5S-Lega. E sembra che ora il testamento spirituale, per preservare almeno ciò che resta dell’Italia produttiva, lo abbia ereditato il figlio.
di Roberto Casale