A Roma divieto di circolazione per diesel euro 3 e 1 e 2 a benzina. Un sequestro ingiustificato.

 

 

 

Di Roberto Casalena

 

Mentre a Roma, entro l’anello ferroviario, le vecchie carcasse dei mezzi pubblici tenuti ancora in vita (a parte quelli che si rompono o vanno a fuoco) dalla penta stellata sindaca Raggi, ormai rimasta con mezza stella di cartone, il Comune decapita i possessori dei diesel euro 3 e 1 e 2 a benzina.

Il che significa che le auto in questione ( circa 400.000mila vetture) sono da rottamare.

Il caso sarebbe stato diverso se si fosse pagato il valore di mercato dell’auto sequestrata. Dunque una vera e propria razzia autorizzata solo in nome dell’incompetenza.

Roma Capitale sta andando a pezzi, e la sindaca che fa? Getta alle ortiche le auto più inquinanti. E già mica sono le sue.

E chi non potrà acquistarne un’altra dovrà andare a piedi, in moto, o con i mezzi pubblici, sempre che funzionino. Da piangere, per chi ha ancora lacrime da versare per Roma.

Infine, quando si andrà finalmente di nuovo alle urne saremo giunti a una città, Roma, formato carta pesta pronta a sgretolarsi al primo soffio di vento. 

Invece delle auto inquinanti la sindaca Raggi ha abbandonato i servizi strategici, cioè trasporti, viabilità e spazzatura. Non è possibile che Roma continui ad essere governata da una sindaca che invece di occuparsi delle cose serie stramazza la sua ira sul sequestro delle auto, che tra l’ altro dovrebbe risultare incostituzionale. Nel caso in cui si dovesse essere fermati da un a pattuglia vagabonda della Polizia Municipale, una volta effettuata la multa, è necessario impugnarla in tutte le sedi possibili, sfoderando la spada dell’incostituzionalità. Ma la sindaca anche se nel 2024 non siederà più sullo scranno del Campidoglio ipotizza addirittura che tutti i diesel dal 2024 non potranno più circolare. Ma per quella data, per fortuna non ci sarà più.

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