I ricordi vivi della guerra nel racconto di famiglia, per ricordarci che non ci furono solo i partigiani
di Rodolfo Violo
Alcuni dei fratelli di mio padre sono stati in vario modo vittime o martiri della fuga dalla responsabilità in uno storico momento in cui la disfatta del fascismo era segnata . Non solo i partigiani hanno fatto la resistenza ma tutti quelli che hanno servito lo stato sino a dare la vita. Mia nonna Luisa Violo, vedova ,aveva dieci figli dei quali quattro al fronte e l’ ultimo, Giovanni, ancora un ragazzo, Rodolfo, Ufficiale della divisione Perugia ,ventottenne è stato fucilato dai tedeschi nei pressi di Tirana dopo l’armistizio. Giovanni a quattordici anni fu preso dai tedeschi a Villa S Lucia, il paese di nostro cugino Augusto Cavaliere, e portato sul fronte del fiume Rapido, presso Cassino, a scavare trincee. I tedeschi lo andarono a cercare e gli puntarono il mitra, mentre scappava dalla finestra della casa della sorella, Letizia, a Villa S. Lucia. Menica la sorella di Silvestro Cavaliere, padre di Augusto ,si gettò sul tedesco e gli alzó il mitra mentre Nino saltava giù dalla finestra, e se ne fuggiva tra gli uliveti sulle ripide pendici del Monte Cairo. Osvaldo, ufficiale, fu fatto prigioniero sul fronte greco, poi deportato in Germania, ed ha patito non poche sofferenze in campo di concentramento .Altri due della famiglia, mio padre Raffaele e Corrado erano su altri fronti, uno come ufficiale commissario in Iugoslavia e l’altro Ufficiale medico sulla linea Gotica. Tutti sanno che l’ otto settembre del 1943 il re Vittorio Emanuele III di Savoia e il Maresciallo Badoglio ,firmando l’ armistizio con gli americani e le forze alleate contro Il nazismo ,lasciavano senza guida il paese . Il Re e il Governo fuggivano da Roma. Decine di migliaia di soldati italiani sparsi a Cefalonia, a Corfù, in Albania e nei fronti balcani si trovarono abbandonati in attesa di ordini che non vennero .Arrivarono Invece i Panzer tedeschi che occuparono la città. Con questo atto i nostri governanti il Re e Badoglio lasciarono il Paese senza guida ed hanno mandato al massacro tanti ragazzi che con onore avevano servito la patria sui vari fronti e che scelsero allora di continuare a servirla. Quello di chi avrebbe dovuto dare ordini precisi e direttive e non li dette fù un atto di vile irresponsabilitá. Le conseguenze sono state drammatiche per migliaia e migliaia di giovani italiani che erano al fronte e che hanno perso la vita. Corrado tornò dal Fronte e si rimise a fare il Medico condotto a S.Lorenzo, come faceva da venti anni. Quando San Lorenzo fu bombardata dagli americani era in strada a soccorrere i feriti e vista la situazione di pericolo mando la moglie in un rifugio di parenti Montagna, a Valle Rotondavicino, Cassino, la notte in cui fu distrutta l’abbazia benedettina di Monte Cassino. La figlia fu colpita da una bomba e morì dopo pochi giorni. Le case di famiglia a S Elia fiume rase al suolo. Nulla ha fermato la furia vendicativa di Hitler e dei nazisti. Ai fascisti che andarono nella repubblica di Saló il processo lo ha fatto la storia, ma la resistenza non l’hanno combattuta solo I compagni comunisti. Tanta gente ha pagato col sangue la libertà e la democrazia. Il sacrificio di quegli eroi che sono morti in nome della patria e della libertà e della legalità ,non deve essere dimenticato. Ma attenzione la storia ci ha insegnato che gli uomini sono opportunisti e pronti al tradimento. Occorre fare in modo che prevaricatori arroganti e i furbi non possano abusare dei loro privilegi per sottrarsi alle proprie responsabilità e. poi, non tradiscano il popolo quando le cose si mettono male.