Vogliono tentare di risanare il debito. Ecco 3 ricette che potrebbero essere messe in cantiere, ma la prima, la patrimoniale sui c/ c è del governo

Rompere il salvadanaio degli italiani ( ci sono 11.000 miliardi di euro), e con un prelievo forzoso del 10% sui c/c si ottengono 1.100 miliardi per ristrutturare il debito. La flat tax proposta dal centro destra la via maestra, ma il governo fa spalluccia. La nostra ricetta è per 200 mld strutturali all’anno ( leggere articolo del 9-10-2018).

di Roberto Casalena

Tutti, a parole, contro il maxi debito pubblico, che a fine anno sfiorerà i 1.600 miliardi, dopo le varie manovre del nulla varate dal governo Conte, e dai suoi soci dell’armata Brancaleone. L’ultimo ingegno da 55 miliardi è solo un altro inganno, perchè quando le risorse giungeranno a destinazione, sarà troppo tardi, sempre che arrivino.

Il governo , Conte in testa, è solo capace di beatificarsi con numeri da giocare al Lotto, a partire dai 400 miliardi annunciati con enfasi, e che non giungeranno mai al capolinea. Una serie di falsità annunciate. Le banche, infatti, se ne fregano di Conte e delle garanzie dello Stato, perchè qualora concedessero i prestiti, anche se garantiti al 100% fino a 25.000 euro ed al 90% per importi superiori, dovrebbero poi fare i conti con le regole della UE, ed eventualmente anche con la magistratura. Per cui solo una manciata di spiccioli concessi, altro che i 400 mld sbandierati.

Tra l’altro è bene ricordare che contro i nostri  55 miliardi nessi in campo, la Spagna ne ha impegnati 250,la Francia 350, l’Inghilterra 480, e la Germania 1.000. Quindi, di che stiamo a parlare? Delle briciole dei mendicanti?

Ed inoltre, manca qualsiasi progettualità per lo sviluppo Paese. Solo qualche toppa rattoppata, nulla più.

Ed allora, data la situazione, oltre modo grave, è ipotizzabile che alla fine, per disperazione, il governo proceda a mettere le mani sui c/c degli italiani.

E già, perchè nel salvadanaio degli italiani ci sono 11.000 miliardi, e se si prelevasse il 10%, lo Stato incasserebbe subito 1.100 miliardi, da destinare ad un taglio drastico dell’indebitamento, che scenderebbe dai 2.400 mld a 1.300 mld.

Ma ci sarebbe anche un’altra ricetta, molto più saggia, cioè la nostra, che prevede 200 miliardi strutturali all’anno, da destinare a sviluppo e riduzione del debito ( leggere movimento politico ribelli e programmi). E se tale opportunià fosse messa in campo ( ed indolore), avremo più credibilità da parte dell’Europa e delle agenzie di reting.

Infine ci sarebbe anche un terza soluzione, cioè varare la flat tax, sponsorizzata da tutto il centro destra, ma il governo fa “spalluccia”.

Purtroppo siamo governati da Conte, non eletto da nessuno, ma solo mediatore per tenere incollate alle poltrone chi lo sostiene.

La verità è che chi sorregge il governo ha paura di andare ad elezioni, perchè sanno che prenderebbero una sonora batosta. Altro che per il bene dell’Italia.

Infine c’è Mattarella, direttore di orchestra senza bacchetta, che ha contribuito ad una sinfonia stonata.

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