Forte astensione favorisce la Raggi al primo turno

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castronibanner728x90Forte astensione. La bassa affluenza alle urne registrata alle 19 posiziona le lancette medie al 46,01%, a livello nazionale, mentre su Roma si fermano al 39,39%, e ciò può favorire la Raggi alla conquista diretta del Campidoglio. Infatti il M5S non è un partito, ma un movimento, e come tale ciascun elettore è responsabile del risultato finale. Inoltre, c’è da aggiungere, che i grillini sono compatti, non associati ad altri, ed il basso profilo avuto da Grillo su Roma, ha fatto sì che i radar dei contendenti non ne intercettassero le intenzioni. Infatti, il garante del M5S non è andato alla chiusura della campagna elettorale, a Piazza del Popolo, il che significa che prima ha lanciato l’amo, annunciando la sua discesa, e poi ha disdetto. Ma i pesci grossi, Renzi e Berlusconi hanno abboccato. Ma come, Grillo non viene a sostenere la Raggi!!! Non ne ha bisogno, mentre Giachetti e Marchini si.

5046029Ora i numeri dell’affluenza alle urne è impietoso, non crediamo ai miracoli, e stando al ragionamento di cui sopra, si può evincere che il M5S sia sceso in massa a votare, mentre gli altri no. Ne consegue che la Raggi potrebbe anche conquistare il podio da subito. E perché il M5S vuole conquistare Roma, mentre al tempo stesso si annuncia che se al referendum di Ottobre dovesse vincere il no non si chiederanno le dimissioni di Renzi? La risposta è semplice. Perché se la Raggi conquista Roma ha bisogno di un minimo di tempo per dimostrare che sa governare bene, e di tirar giù tutti i tendoni dietro cui si cela il mal affare. Quindi, successivamente strada spianata per il M5S per presentarsi alle elezioni politiche con l’asso di cuori in mano. Dunque, anche per Grillo è meglio che Renzi continui a governare, in modo da autodistruggersi. Una manovra a tenaglia per stringere nella morsa il Pd, che ha già nel suo Dna tutti i sintomi di scissioni a catena. Forte segnale ai posteri.

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