Virginia nel Paese della Santa Inquisizione. Giornalisti iene. Procure cronometro. La verità

Virginia Raggi. Si scrive avviso di garanzia, ma si legge iscrizione delle notizie di reato, che è cosa diversa. Infatti, l’iscrizione della notizia di reato è un istituto del diritto penale italiano, che comporta l’informazione dell’autorità giudiziaria italiana di una notizia di reato (“notitia criminis” in latino); ovvero qualsiasi informazione scritta od orale fatta all’autorità giudiziaria o a un’autorità che deve darne conto alla prima, dove si ravvisano elementi di reato. Costituisce l’avvio del procedimento penale e delle indagini preliminari. Talvolta il giornalismo italiano utilizza erroneamente l’espressione “registro degli indagati” per indicare il registro delle notizie di reato. L’informazione di garanzia (detta anche avviso di garanzia in gergo giornalistico) è un istituto previsto dal codice di procedura penale italiano che prevede come destinatari la persona sottoposta alle indagini preliminari (indagato) e la persona offesa dal reato. L’informazione di garanzia contiene indicazione delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto e con invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia. Presupposto è il compimento da parte del PM di un atto garantito cioè un atto a cui il difensore dell’indagato ha diritto o l’obbligo di assistere. Ma allora perché su giornali e Tv si parla di avviso di garanzia? Semplice Ignoranza? Lasciamo il quesito ai lettori. Noi crediamo alla giustizia, ma non in quella da Santa Inquisizione. In magistratura non dovrebbero esistere correnti politiche. Tra l’altro è bene ricordare che anche Berlusconi, fatte le debite proporzioni, ricevette una comunicazione a comparire nel bel mezzo del G7 di Napoli del 1994, così da danneggiarne l’immagine anche al livello internazionale. Ora, il gioco si ripete. Dalla Procura di Roma, giunge alla Raggi una iscrizione di notizia di reato, il giorno antecedente la sentenza della Consulta sull’Italicum. Per noi la risposta è chiara, ma lasciamo al dibattito l’ardua sentenza. Intanto, Beppe Grillo scrive sul suo blog che il sindaco di Roma “è serena e io non posso che esserle vicino in un momento che umanamente capisco essere molto difficile”. “Virginia Raggi ha adempiuto ai doveri indicati dal nostro codice etico, da poco elogiato pubblicamente da Nino Di Matteo, informando tempestivamente il movimento e i cittadini dell’invito a comparire che ha ricevuto l’altro giorno”. Inoltre, la sindaca di Roma Virginia Raggi non si autosospenderà. A chiarirlo è il gruppo M5S in Campidoglio Paolo Ferrara. E la Raggi dichiara: “tra poco diranno che ho ucciso qualcuno .La procura sta ancora indagando mi ha chiamato per sentirmi e ed è poco serio mettere in bocca alla procura cose che non ha mai detto, queste ricostruzioni sono solo giornalistiche, non credo siano vere. Mi hanno chiamato, andrò a rispondere”. All’inaugurazione dell’anno giudiziario 2017, Giovanni Canzio, Primo Presidente della Cassazione, di fronte ad una vasta platea istituzionale, ad iniziare dal Presidente della Repubblica, Mattarella, ha sentenziato: “Merita di essere presa in seria considerazione la proposta di aprire talune, significative finestre di controllo giurisdizionale nelle indagini, piuttosto che prevedere interventi di tipo gerarchico o disciplinare”. Canzio critica anche le indagini “già di per sè troppo lunghe” e le “distorsioni del processo mediatico” favorite anche dalla “spiccata autoreferenzialità di taluni pm”. Ecco perché, probabilmente, per la prima volta nella storia, l’Associazione dei Magistrati ha disertato la manifestazione. . Fatto gravissimo, e che la dice lunga sulla parte politicizzata della magistratura. Nel corso di un’affollata conferenza stampa, per spiegare le ragioni per le quali il sindacato delle toghe ha disertato la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Davigo parla di vulnus all’indipendenza “che non ha precedenti nella storia italiana”.

Lascia un commento