Il PD tentato da elezioni anticipate se Draghi andrà alla Presidenza della Repubblica. Ecco perché
di Roberto Casalena
Alla luce dei risultati elettorali delle comunali, il PD potrebbe anche decidere, se Draghi fosse eletto Presidente della Repubblica, di accettare di poter andare ad elezioni anticipate. Eccone i motivi:
1)Non si darebbe il tempo al M5S di poter riorganizzare le fila, tra l’altro essendo lacerato al suo interno, Di Battista in testa, ma anche per i tanti fuoriusciti dal movimento
2)Anche il centro destra è in affanno a causa di lacerazioni che l’hanno portato a perdere città importanti, oltre al fatto che Salvini continua ad arrampicarsi sugli specchi pur di rimanere nel governo, lasciando, però, ulteriori spazi alla Meloni.
3) Alle prossime elezioni politiche, inoltre, ci saranno meno eletti, perché si passerà dai 900 parlamentari attuali ai 600, per cui chi è ben radicato sui territori, come il PD, potrebbe togliere voti sia ai grillini che agli altri partitini di sinistra, che sono ancora disorganizzati.
4) Anche Calenda non avrebbe il tempo necessario per potersi espandere al livello nazionale. Quindi, altri voti utili al PD.
5)Attendere la fine della legislatura vorrebbe dire far riorganizzare il centro destra e tanti partitini o movimenti vicini alla sinistra, per cui Letta potrebbe anche decidere di provare ora a cavalcare l’onda dei successi, e quindi fare una intesa anche con centro destra e grillini per portare Draghi al Quirinale.
E se non si raggiungesse l’accordo con le altre forze politiche, un candidato alternativo a Draghi per la Presidenza della Repubblica potrebbe essere Casini, uomo di centro, equilibrato, europeista, e con lunga esperienza politica alle spalle.
La partita a scacchi è appena iniziata.