Ecco perché gli italiani senza Pass stanno ritirando i risparmi dalle Poste: boom di file
Si sta verificando un significativo fenomeno. A pochi giorni dall’entrata in vigore delle nuove durissime norme contenute nell’ultimo DPCM per i non vaccinati e i non possessori di Super Green pass, si registrano file consistenti davanti alle Poste di tutta Italia. Perché? Come racconta Visione, “si tratta di cittadini che, sprovvisti di green pass, non potranno più recarsi all’ufficio postale per ritirare la pensione o fare qualsiasi operazione sui loro conti. Come riferiscono sul web, hanno quindi deciso di chiudere i conti e ritirare il denaro prima di trovarsi impossibilitati ad accedervi”. Una vera e propria fuga dalle Poste, quindi, che avrà di certo una ricaduta.
La decisione del governo di bloccare l’accesso agli uffici postali va nella direzione di imporre a quei milioni di italiani over 50 che hanno rifiutato il vaccino “di continuare a vivere senza piegare la testa ai diktat di Speranza e ai progetti di Big Pharma. Dopo aver di fatto imposto ai lavoratori dipendenti del pubblico e del privato la punturina magica per poter continuare a ricevere lo stipendio, il governo del banchiere Draghi ha deciso di affrontare la questione dei tanti pensionati che, non ricattabili dal punto di vista lavorativo, continuano a resistere sbarrandogli le porte” di banche e Poste”.
Scrive Arnaldo Vitangeli: “Cavallo che vince non si cambia, avrà pensato l’aspirante presidente della Repubblica, dopo che i greci erano stati ricondotti all’ordine con il blocco dell’erogazione di contanti da parte dei bancomat ellenici. Impedirgli di accedere al servizio dove gli viene accreditata la pensione e dove custodiscono i loro risparmi deve essere stato visto come il modo migliore per costringere gli anziani riottosi ad obbedire, ma la decisione potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Ma quali potrebbero essere le conseguenze del ritiro della liquidità da parte di tanti nostri concittadini?”.
“Se migliaia di cittadini italiani chiuderanno i loro conti o liquidano i loro investimenti, per avere il danaro in contante, per acquistare un bene immobile che non si svaluti o per protesta politica contro un governo che gli vuole imporre un trattamento sanitario obbligatorio, a pagarne le spese non sarà soltanto la Cassa Depositi e Prestiti, ma l’intero settore produttivo italiano, comprese imprese strategiche che fanno gola ai nostri competitori internazionali. Draghi lo sa bene, ma evidentemente la cosa non lo preoccupa”.