Banche: più trasparenza sui prodotti finanziari
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Banche. Informazioni più semplici e chiare per scelte più consapevoli: questo l’obiettivo della proposta ABI oggi approfondita nella riunione del Comitato esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana a Milano, presieduto da Antonio Patuelli, a cui ha preso parte anche il Presidente della Consob Giuseppe Vegas. “Chiediamo alla Consob di predisporre al più presto la definizione di schede informative semplici che permettano scelte serene e senza equivoci per gli investimenti in prodotti finanziari”, ha affermato il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli dopo il Comitato esecutivo a Milano. “Con il Presidente Vegas – ha continuato il Presidente Patuelli – abbiamo avuto un confronto costruttivo per ottenere normative più facili da capire, che consentano ai clienti scelte più consapevoli e senza rischi di confusione, anche attraverso una differenziazione nei colori per le diverse tipologie giuridiche dei prodotti finanziari”. “Lo sviluppo dell’Unione bancaria europea deve consistere anche nella condivisione di norme e principi sulla “trasparenza semplice” che devono essere validi per tutti e rispettati in tutti i paesi dell’Unione bancaria europea” ha concluso il Presidente Patuelli. La lettera che il Presidente Antonio Patuelli e il Direttore Generale dell’ABI Giovanni Sabatini hanno inviato nei giorni scorsi al Presidente della Consob Giuseppe Vegas si collega direttamente all’idea lanciata dal Sole 24 Ore di predisposizione immediata di una scheda informativa sintetica che si basi sullo schema definito “KIID”, il documento con le informazioni chiave con linguaggio semplice, adottato in ambito europeo solo per alcune categorie di prodotti finanziari, che potrà migliorare la normativa italiana ed europea in materia di informazioni sui prodotti finanziari.
Un’informativa semplice e comprensibile anche ai non addetti ai lavori è, infatti, il presupposto irrinunciabile affinché il prospetto possa assolvere efficacemente alla sua funzione: far sì – come recita il Testo unico della finanza (art. 94) – che “gli investitori possano pervenire ad un fondato giudizio” sul prodotto offerto. Più in generale, è necessario che tutte le attività di compravendita di prodotti finanziari rivolte ai piccoli risparmiatori siano assistite da informazioni chiare e trasparenti, che consentano al cliente di investire consapevolmente con una piena conoscenza dei rischi connessi all’investimento. Con ciò viene rafforzato uno dei due pilastri fondamentali della tutela del risparmio: la trasparenza delle informazioni. Resta in ogni caso ferma l’esigenza, altrettanto irrinunciabile, di garantire l’altro pilastro previsto dal nostro ordinamento: la correttezza dei comportamenti degli intermediari nei loro rapporti con la clientela, in particolare con i piccoli risparmiatori (clientela retail). L’esperienza degli ultimi anni ha mostrato in più occasioni che la trasparenza da sola non è un presidio di per sé sufficiente a garantire un’adeguata tutela dei risparmiatori.