Tassi bancari alla “sbarra “, novità sui crediti insoluti ed altro

La storia degli ultimi anni è lastricata dai tassi usurai, cioè dagli interessi illegittimi applicati da numerosissime banche e finanziarie che hanno superato la soglia consentita da Bankitalia , e quindi divenuti usurai.

di Roberto Casalena

Tantissime le sentenze contro l’illegittimo comportamento del credito.
L’ultima della serie è la condanna di Unicredit, Intesa S. Paolo e Bnl, per 11milioni di euro sancita dall’Antitrust per l’addebito sugli interessi debitori raccolti in modo illegittimo.

Dall’istruttoria dell’Antitrust emerge che le tre banche hanno adottato condotte aggressive, in violazione del codice del Consumo , aventi ad oggetto la pratica dell’anatocismo bancario (calcolo degli interessi sugli interessi a debito nei confronti dei consumatori).
Il totale del mercato del credito illegale “ a strozzo”, durante la recessione , tra mafia e banche , ha raggiunto un giro di affari di 24 miliardi di euro, ed ha coinvolto circa 200mila imprenditori e professionisti del nostro Paese, un dato decisamente in aumento rispetto ai 20 miliardi stimati nel 2011, anche se, però, le denunce sono rimaste al palo.

Tra le svariate anomalie del sistema bancario e finanziario c’è da segnalare anche la stranezza del forte divario esistente tra i tassi sui mutui ( con garanzia ipotecaria) e quelli agganciati al quinto della pensione, che superano abbondantemente il doppio, collocandosi vicino all’8% , oltre che con gli interessi stornati anticipatamente dalla cifra da erogare , il che non giustifica assolutamente il tutto, mentre Bankitalia rimane silente, come anche il mondo della politica.

E per fare un esempio concreto su questa tipologia di malefatte bancarie e delle finanziarie ( la maggior parte di emanazione bancaria) citiamo Bnl Finance , come esempio (ma le altre sono sulla stessa linea), che propone un’offerta di credito , sostenendo che è “ particolarmente vantaggiosa”, con scadenza 31/1/2018, e dedicata ai pensionati, con un Taeg fisso all’8,11% ed il Tan fisso al 7,51%, durata 60 mesi ( 5 anni).
Dunque, per un prestito di 15mila euro il reale credito erogato sarà di 12.382,53 euro, in quanto la banca si trattiene anticipatamente tutti gli interessi.

In tal modo se il creditore dovesse estinguere anticipatamente il prestito, gli interessi già incamerati non verranno restituiti.
Tra l’altro è bene ricordare che lo scoperto di c/c , che prima poteva essere concesso fino a 3 volte l’ammontare della pensione o dello stipendio, è stato ridotto solo a due mensilità, e ciò proprio per spingere maggiormente verso richieste di finanziamento.
Un’altra novità dell’ultima ora riguarda i crediti deteriorati. Ora una normativa stabilisce che le cessioni di questi insoluti possa essere messa all’asta, in modo tale da poter consentire alle banche maggiori recuperi rispetto alle cessioni di pacchetti alle bad bank.
La base di partenza per le aste prevede uno sconto del 70% per i piccoli crediti e del 50/60% per i grandi crediti.
Inoltre, c’è da segnalare il non funzionamento dei prestiti vitalizi per gli anziani, che sono dei veri e propri fantasma, anche se varati con legge, ma approvati solo da Unicredit, Intesa S.Paolo e Mps. Questa tipologia di prestiti , di fatto, non viene applicata neanche dalle tre banche di cui sopra.

Dulcis in fundo. Ora banche e finanziarie potranno mettere all’asta i beni immobili ipotecati, in caso di non pagamento delle rate sui mutui erogati, sena più dover passare per una sentenza del giudice, grazie a Renzi e soci, che hanno favorito come mai, nella storia italica, il sistema bancario e finanziario, piuttosto che occuparsi dei poveri e lavoro vero, e non di quello a termine ed occasionale.

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